Intensa mattinata fra la gente per raccontare la nostra "storia di coraggio e innovazione"
"Storia di coraggio e innovazione": questo è il tema celebrativo delle manifestazioni che - iniziatesi ieri a Roma - si sono svolte questa mattina a Trieste in occasione del 160.mo anniversario della fondazione della Polizia.
Nel capoluogo giuliano le celebrazioni sono iniziate questa mattina con la deposizione di una corona in memoria di tutti i caduti della Polizia di Stato nel famedio della Questura da parte del Commissario del Governo del Friuli Venezia Giulia e Prefetto di Trieste Alessandro Giacchetti e del Questore Giuseppe Padulano, presente una delegazione della sezione locale dell'Associazione nazionale Polizia di Stato con il labaro. Successivamente ha avuto inizio la cerimonia ufficiale in piazza dell'Unità d'Italia, alla quale hanno preso parte le massime autorità politiche, amministrative, militari e religiose, fra cui il Ministro dell'ambiente, della tutela e del territorio e del mare Corrado Clini.
Tutte le componenti del tessuto sociale non solo cittadino si sono raccolte in piazza, unitamente alla cittadinanza che ha assistito all'evento e ha potuto visitare gli spazi espositivi appositamente allestiti dall'Ufficio relazioni esterne e cerimoniale della Questura e dalle specialità della Polizia di Stato.
Gradita la presenza del mondo dello sport, dell'imprenditoria, della cultura, della politica, degli studenti - di ogni ordine e grado - e in generale dei tanti giovani, ai quali è stata donata la brochure "Liberi dalla droga, liberi di vivere", frutto della collaborazione del Ministero dell'Interno con la Provincia di Trieste.
Dopo la lettura del messaggio del Capo della Polizia, il Questore Giuseppe Padulano ha salutato i presenti e nella sua allocuzione ha ricordato come "proprio in una provincia come questa, che è tendenzialmente sicura, occorre svolgere sempre più un'attività di vicinanza per rispondere alle minime percezioni di insicurezza. L'aspirazione dei triestini a vivere liberi dalla paura ha via via ampliato la nozione di sicurezza nella quale rientrano quasi tutti gli eventi ed i fenomeni in grado di incidere sulla tranquillità sociale".
Per il Questore "occorre lavorare seriamente per aumentare la credibilità verso la Polizia", anche perché nella nostra provincia "vi sono condizioni ottimali per incidere ulteriormente sulle forme di insicurezza della gente e diventa, quindi, importante investire sempre di più nella tecnologia perché "l'isola felice oggi" può essere attaccata da fenomeni di violenza che possano diventare preoccupanti domani".
In quest'ottica egli ha ricordato che "si stanno portando a termine progetti che prevedono l'installazione di sistemi sofisticati di video-sorveglianza finanziati dalla Regione. Si stanno per installare sistemi analoghi sugli autobus per combattere la piaga dei borseggi ai danni degli anziani pure con il contributo regionale e la collaborazione dell'azienda Trieste Trasporti. In relazione a tali fenomeni ed ancor di più all'abuso di sostanze stupefacenti ed alcool - ha proseguito - diventa importante - ma certo non esaustiva - la diffusione della cultura della legalità, del rispetto delle regole, che stiamo attivando anche attraverso incontri con gli studenti e che vedono confrontarci con i protagonisti del domani. La Polizia di Stato sta lavorando molto sui giovani", molti dei quali fanno delle scelte: volontariato, politica in senso vero, associazionismo, sport, cultura e non si lascia imbrigliare da una finta alternatività. Diventa, quindi, fondamentale rafforzare la collaborazione con i presidi ed i professori nonché con i genitori che sembrano come smarriti di fronte a temi sicuramente delicati, ma che vanno affrontati da parte nostra - ha continuato il Questore - con sensibilità e professionalità, ma al momento giusto con fermezza e senza ipocrisia ed innanzitutto senza eluderli da parte di chi è coinvolto in questo dramma".
Tralasciando i meri dati statistici (le 1.180 persone indagate in stato di libertà nel 2011 sono diventate 1.576 quest'anno con una variazione del 43% in più e dai 167 arresti dell'anno scorso siamo passati a 183 con una variazione in aumento dell'11,5%), facendo sistema si ottiene di fatto più sicurezza, ma - ha sottolineato il Questore - "nessuno deve tirarsi indietro perché non è giusto lasciarci soli" e ha ricordato come oggi, in piazza, ci sono anche "tanti stranieri e rappresentanti di comunità e mediatori culturali con i quali l'Ufficio spesso condivide situazioni umane complesse e non sempre purtroppo risolvibili. Vi ringrazio della presenza, segno importante di fiducia verso la Polizia che non è mai contro !!! e di rispetto per la città che vi ha accolti".
Il Questore si è anche soffermato sulla "triste vicenda della cittadina ucraina suicidatasi in casa nostra" e ha affermato che "noi siamo stati violentati mediaticamente da alcuni giornali". Stampa alla quale "va riconosciuto il difficile ruolo di riferire in tempo reale fatti spesso complessi e di difficile lettura. Ne riconosco l'attenzione - ha proseguito - ma mi sento anche di dire che titoli a volte troppo spettacolari contribuiscono a dilatare angosce e preoccupazioni nella gente, nonchè ad alimentare una percezione di insicurezza che non trova riscontro nella realtà delle cose".
Il Questore ha concluso la sua allocuzione rivolgendo "un pensiero commosso per i poliziotti che ci hanno lasciato, a volte in modo drammatico, avendo avuto solo il torto di fare il proprio dovere".
E' stato, quindi, premiato il personale particolarmente distintosi in operazioni di Polizia giudiziaria: il Sostituto Commissario Roberto Adamo, l'Ispettore Superiore Ufficiale di P.S. Maurizio Bencic, l'Ispettore Capo Flavio Soldatich, il Sovrintendente Gianpiero Costa, gli Assistenti Capo Cristiano Resmini e Lionello Crocenzi, l'Assistente Lawrence Dilena e l'Agente Scelto Paola D'Este.
Sono stati premiati anche due concittadini, Fabio Battistella e Massimo Bulgarelli, che hanno contribuito a far trarre in arresto alcuni ladri.
E' seguito un apprezzato momento musicale presentato da Bettina Carniato, consistente nell'esibizione dell'Ensemble di ottoni e percussioni del Conservatorio Tartini. Sono state proposte alcune grandi colonne sonore e brani di valore: Fratello Sole, Sorella Luna di Ortolani; Galop from Moscow e Cheryomushki di Sostakovic, Cinema Paradiso di Morricone, Ghostbusters di Parker Jr. e Rocky di Conti.
Al termine dell'esibizione, che è stata dedicata ai poliziotti caduti Eddie Walter Cosina, Vincenzo Raiola e Luigi Vitulli (per dirla con il dottor Padulano "storia di coraggio, quella del nostro Eddie Walter Cosina, raggiunto dalla bomba vigliacca sotto casa della madre del Giudice Borsellino. Storia di coraggio quella del nostro Vincenzo Raiola barbaramente ucciso da rapinatori in fuga dopo l'assalto ad un portavalori. Storia di coraggio quella del caro Luigi Vitulli ucciso vigliaccamente da un latitante che insieme ad altri stava preparando una rapina"), il Questore ha omaggiato con un mazzo di fiori la Carniato e ha auspicato ai giovani musicisti future importanti soddisfazioni e successi personali.
In occasione di questa importante ricorrenza ha ricoperto particolare rilevanza e significato - come sottolineato dallo stesso Questore - la vicinanza non solo ideale ma concreta e fattiva di alcuni sponsor, operatori commerciali e aziende cittadine, che con il loro contributo hanno voluto evidenziare la stima e l'attaccamento all'istituzione.