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Arrestati tre passeur tunisini da parte della Polizia di frontiera

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Avevavo introdotto illegalmente in Italia otto nord africani - Operazione condotta anche da altri Uffici della Polizia di Stato

Al termine di complesse ed articolate indagini avviate già nello scorso mese di marzo a livello nazionale, si dà notizia che personale della IV Zona della Polizia di Frontiera - Settore di Trieste nella mattinata del 30 agosto u.s. ha provveduto ad arrestare tre tunisini, A.W. di anni 25, A.M. di anni 32 e C.M. di anni 30, non tutti in regola con le norme nazionali di soggiorno.

I controlli sulla fascia confinaria, sempre intensi, hanno permesso alla Polizia di Frontiera di intercettare due veicoli in transito in entrata del Territorio Nazionale presso l'ex valico di Fernetti. Una autovettura Y10 con targa italiana precedeva un furgone per trasporti merci. A bordo della predetta autovettura prendevano posto due stranieri di origine presumibilmente magrebina e così pure il conducente del furgone che seguiva il predetto veicolo.

Particolari che non sono sfuggiti agli investigatori di frontiera che valutano i flussi di cittadini stranieri.

I conducenti dei predetti veicoli dopo aver imboccato la Grande Viabilità Triestina accortisi del movimento sospetto alle loro spalle hanno tentato l'improvvisa fuga uscendo con una manovra repentina e pericolosa presso lo svincolo di Prosecco. Ne è seguito un inseguimento ma gli operatori di frontiera avevano già provveduto a sistemare tutti i posti di controllo necessari.

I due veicoli venivano fermati definitivamente in zona Sgonico in corrispondenza della S.S. 202.

Ai controlli di rito e all'apertura delle porte del furgone, luce ed aria fresca venivano assaporati da otto giovani nord africani tutti ovviamente senza alcun documento.

Risultavano stranieri, maschi di età compresa tra i 17 ed i 29 anni trasportati clandestinamente in condizioni precarie nel nostro paese alla ricerca di migliori condizioni di vita. Gli otto clandestini, rinchiusi nella parte posteriore del furgone, zona non finestrata e priva di prese d'aria, giacevano stesi sul pianale in pessime condizioni igienico-sanitarie con accanto anche indumenti sporchi e pericolosamente esposti in caso di sinistro stradale. Il loro viaggio, presumibilmente, è cominciato parecchio tempo fa con un primo spostamento per mare seguito da soste e viaggi su strada per raggiungere un paese dell'Europa occidentale. Il viaggio però si è interrotto in seguito all'intervento della Polizia di Frontiera che dopo i debiti accertamenti ha arrestato i tre passeurs per violazione dell'art. 12/1 Decreto Legislativo nr. 286/98 e successive modifiche per favoreggiamento di immigrazione clandestina e sequestrato l'autovettura.

Agli otto nord africani clandestini è toccata l'immediata riammissione in Slovenia come da accordi bilaterali correnti.

I tre passeurs, come detto, sono stati associati presso la locale Casa Circondariale a disposizione della A.G..

Detta operazione di polizia fa parte di una più ampia attività di repressione del fenomeno dell'immigrazione clandestina che interessa il nostro Paese.

Di fatti successive indagini proseguite dalla Sezione Criminalità organizzata della Squadra Mobile di Parma d'intesa con la Sottosezione Polizia Stradale di Imperia hanno permesso di smascherare una organizzazione criminale che operava presso un'attività commerciale sita nei pressi della stazione ferroviaria di Parma. Il locale, un kebab, veniva utilizzato per pianificare l'attività criminosa oltre che per regolarizzare diversi clandestini che venivano indicati quali dipendenti dell'esercizio pubblico stesso. Altri stranieri, con la complicità e l'intermediazione di un Avvocato del Foro di Parma, presente tra le persone successivamente indagate a piede libero, venivano "regolarizzati" mediante matrimoni combinati con compiacenti cittadine italiane.

L'anno appena concluso per la Polizia di Frontiera di Trieste ha evidenziato quanto efficace sia l'attività di detta specialità nella vigilanza della fascia confinaria italo-slovena.

Centossessantasei stranieri irregolari rintracciati nel corso del 2011, ottantasei persone arrestate, decine di veicoli sequestrati ma soprattutto quasi cinquemila servizi di pattugliamento espletati con professionalità, un deterrente non trascurabile al servizio della città e del nostro Paese.


31/12/2011
(modificato il 02/01/2012)

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