Attività del personale del Commissariato di Muggia
Si comunica che nei giorni scorsi presso il Tribunale di Trieste si è svolta l'udienza che precede l'estradizione del cittadino romeno Scopet Fanica, di anni 34, necessaria per dar successivamente corso al mandato di arresto europeo emesso dalle autorità belghe per i reati di furto aggravato e associazione a delinquere.
Il romeno era stato individuato da un "auto civetta" del Commissariato di Polizia di Muggia nell'ambito di una serie di servizi di controllo del territorio, svolti sia in uniforme che con abiti civili, finalizzati alla prevenzione e repressione dei fenomeni predatori, in particolare furti ai danni di attività commerciali e di abitazioni private, nel territorio di competenza del Commissariato di Polizia di Muggia.
Nella mattinata del 19 febbraio, mentre gli agenti stavano pattugliando la zona industriale adiacente via Flavia, l'attenzione degli stessi veniva colta da un'Audi A6 con targa romena parcheggiata nei pressi dell'ingresso secondario di un capannone industriale. A bordo della vettura sedeva una donna e all'esterno si trovava Scopet Fanica il quale, agitato e con gli indumenti imbrattati, armeggiava sulla vettura, dinanzi la quale si trovava una grossa chiazza d'olio.
Il personale operante, insospettito dalla presenza dei due, provvedeva ad identificarli e nel contempo chiedeva al romeno il motivo per cui i suoi abiti fossero imbrattati di olio motore per macchina; alle richieste degli agenti l'uomo iniziava ad agitarsi e non era in grado di dare una risposta verosimile, adducendo delle scuse improbabili. Si offriva quindi di provvedere a ripulire il manto stradale dalla macchia d'olio pensando, una volta terminata la pulizia, di potersi allontanare.
I due dipendenti, insospettiti dalle risposte vaghe e poco verosimili fornite dal romeno e dall'agitazione della donna che si trovava in sua compagnia, effettuavano una serie di approfondite verifiche nelle banche dati delle forze di Polizia. Il personale della Sala Operativa comunicava immediatamente che a carico del romeno pendeva un mandato di arresto europeo da eseguirsi per successiva estradizione in Belgio. Gli operanti venivano altresì allertati della possibile pericolosità del soggetto il quale risultava ricercato in tutta Europa poiché sospettato di aver commesso, assieme ad altri connazionali, una serie di furti in Belgio tra luglio e settembre del 2014. I capi d'accusa risultavano di una certa gravità: una lunga serie di furti aggravati e associazione a delinquere.
Gli agenti adottavano quindi tutte le misure di sicurezza che il protocollo operativo prevede in queste circostanze: un attento e costante monitoraggio della persona mentre venivano fatte sopraggiungere in loco due pattuglie al fine di eseguire l'arresto in massima sicurezza.
Il romeno veniva dunque fotosegnalato e accompagnato presso gli uffici del Commissariato di Polizia di Muggia per ulteriori accertamenti, in attesa del successivo accompagnamento in carcere. Tali accertamenti permettevano di constatare che la vettura vicino alla quale era stato identificato lo Scopet era proprio quella utilizzata a suo tempo per commettere i furti in Belgio. Il romeno, probabilmente al fine di passare inosservato ai controlli delle forze di polizia, aveva provveduto a ritargare in Romania la macchina; tuttavia tale circostanza non era sfuggita all'attenzione degli agenti.
Va precisato che lo Scopet risultava essere una vecchia conoscenza delle forze di polizia: già nel 2002 era stato emesso a suo carico un provvedimento di espulsione dal territorio nazionale per diversi motivi.
Attualmente il 34enne romeno si trova presso il Coroneo in attesa dell'estradizione.
Continuano nei comuni di Muggia e San Dorligo della Valle i servizi di prevenzione e repressione dei fenomeni predatori da parte degli uomini della Polizia di Stato.