Importante discorso programmatico del Questore Giuseppe Padulano in occasione della celebrazione del 162° anniversario della fondazione della Polizia
Cerimonia sobria, intima, per nulla retorica, con la consapevolezza di aver assicurato alla provincia di Trieste uno standard di sicurezza elevato. Questo il connotato della celebrazione del 162° anniversario della fondazione della Polizia all'insegna dell'"Esserci sempre", svoltasi nell'atrio monumentale della Questura e apertasi in mattinata nel ricordo dei caduti con la deposizione di una corona nel famedio della stessa, presenti il Prefetto Francesca Adelaide Garufi e il Questore Giuseppe Padulano con il Cappellano provinciale della Polizia di Stato don Paolo Rakic ad officiare un breve rito. Un'ora dopo la lettura dei messaggi ufficiali, il discorso del Questore e la consegna di riconoscimenti al personale che si è particolarmente distinto in operazioni di servizio.
Nel suo discorso il Questore ha sottolineato che "in periodi così impegnativi, complicati e contrassegnati anche da tensioni sociali, il nostro lavoro diviene sempre più prezioso, ma anche difficile oltre che rischioso". Nell'ultimo anno è stato registrato in questa provincia un dato positivo per quanto concerne la sicurezza, considerando che la Questura ha trattato complessivamente circa 4500 reati, con un andamento statistico sostanzialmente invariato rispetto all'anno precedente.
150 le persone arrestate e 1587 quelle denunciate in stato di libertà; sono stati emessi 7 ammonimenti per stalking e 5 divieti di accesso allo stadio, mentre sono giunte al 113 più di 63 mila chiamate e quasi 8 mila sono stati gli interventi effettuati dalle Volanti dell'Ufficio prevenzione generale e dei Commissariati. Ma "l'attività della Questura - ha proseguito Padulano - non è solo quella di prevenzione o di natura investigativa, ma anche un quotidiano rapporto con il pubblico". Sono stati rilasciati nell'ultimo anno, infatti, 9930 permessi di soggiorno, circa 7 mila passaporti e documenti di espatrio e oltre 500 licenze.
"Ma per noi è fondamentale un unico dato - ha affermato il Questore - : il riconoscimento che la città è vivibile anche grazie al nostro lavoro. I risultati, uniti ai piccoli comportamenti di solidarietà, di vicinanza, di assistenza, sono ancor più preziosi perché arrivati in un contesto di conflittualità permanente, dove la violenza tende ad espandersi e fagocitare ogni altra espressione".
In questo "clima di grande confusione che mette in pericolo tra l'altro le legittime manifestazioni del dissenso e protesta in generale - ha proseguito Padulano - i poliziotti e chi ne ha la direzione non devono farsi assolutamente condizionare perché condurrebbero a comportamenti sbagliati che sono da condannare senza se e senza ma; dobbiamo essere forti della nostra professionalità e dei sani principi morali cui si ispira da sempre la nostra attività. In questo momento storico la Polizia è un pezzo di Italia importante che funziona e deve conservare quella unità indispensabile a svolgere i compiti assegnati dallo Stato democratico per tutelare la sicurezza pubblica""
Dopo aver ricordato i tanti importanti eventi svoltisi in provincia (dall'incontro bilaterale Italia-Russia con la presenza del Presidente russo Putin alle decine di cortei) e l'impegno profuso dagli investigatori e dagli operatori affinchè non si registrassero particolari criticità, il Questore si è soffermato sull'importante attività svolta dalle specialità della Polizia di Stato: da quella di contrasto della pedopornografia on line svolta dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni a quella della Polizia di Frontiera terrestre e marittima in materia di immigrazione, da quella della Polizia Stradale che ha sequestrato un ingente numero di autovetture di grossa cilindrata a quella di contrasto ai furti di rame della Polizia Ferroviaria.
In chiusura il Questore ha affermato con orgoglio che "la Polizia di Stato di Trieste è un punto di riferimento serio per la gente. Lavoriamo e produciamo risultati pur tra le anomalie fisiologiche del sistema sicurezza e giustizia, ma bisogna cominciare a considerare il tutto con atteggiamento più positivo ed è importante che la stessa attenzione rivolta ai nostri progetti organizzativi (come noto è allo studio una rimodulazione della presenza di alcuni Uffici di Polizia sul territorio nazionale che interesserà anche la nostra provincia) venga riservata dalle istituzioni locali e regionali alle condizioni critiche e poco dignitose di alcune nostre strutture. Noi continueremo sempre a fare la nostra parte con grande dedizione e passione".