Importante attività della locale Polizia di frontiera marittima
Nei giorni scorsi l'Ufficio di Polizia di Frontiera Marittima di Trieste - IV Zona di Polizia di Frontiera - ha portato a termine un'indagine complessa, denominata "CAPUT MUNDI " iniziata nell'ottobre del 2012 , con l'esecuzione a Roma di provvedimenti di custodia cautelare nei confronti di membri di un'organizzazione criminale dedita al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina dall'area medio-orientale , in particolare dall'Afghanistan, attraverso la Turchia ed anche la Grecia, per far arrivare poi quegli stranieri in Nord Europa , attraverso l'Italia ed in particolare proprio dalla città di Roma .
L'attività di P.G. è stata avviata in seguito al rintraccio "casuale", durante i normali controlli di Polizia di Frontiera e di Sicurezza operati dalle Pattuglie dell'Ufficio di Polizia di Frontiera Marittima, alla fine dell'Ottobre del 2012 di 5 cittadini , maschi e maggiorenni, di nazionalità Afghana, all'interno di un camion proveniente dalla Turchia; subito si è cercato di poter individuare un potenziale passeur o comunque qualcuno che li attendesse in T.N. , gli investigatori di questo ufficio, facendo anche dei riscontri con altri rintracci verificatisi nel periodo precedente e successivo , si è cercato, attraverso le rubriche telefoniche dei telefonini dei clandestini e l'esame dei tabulati relativi ai loro piu' immediati contatti telefonici prima del rintraccio , e alle dichiarazioni rese , di creare una sorta di mappatura della organizzazione che favoriva questo tipo di viaggio della speranza .
Grazie anche a servizi tecnici , si è evidenziato il ruolo centrale di un cittadino Afgano , da anni residente a Roma , quale elemento di spicco dell'accoglienza di suoi connazionali irregolari e Pakistani ; così come sono stati individuati anche i cd. "boss" che operano pero' all'estero , in GRECIA e ad ISTANBUL
L'attività di indagine coordinata dalla locale Procura, ha portato ad individuare diversi episodi di favoreggiamento di immigrazione clandestina in altre località italiane, molte bloccate in tempo reale grazie alla collaborazione tra l'ufficio di Polizia di Frontiera Marittima di Trieste e gli omologhi Uffici di Polizia , per esempio in citta' quel Termoli , Brindisi , Bari , Milano ed in particole Roma presso la Stazione di F.S. Termini , dove venivano fatti confluire gli stranieri irregolari e lì trovavano il personaggio chiave ad accoglierli , per collocarli qualche giorno in qualche appartamento e per poi organizzare loro l'altra trance di viaggio verso i parsi del Nord Europa , a cui questi volevano arrivare ( Norvegia , Svezia , Danimarca , Olanda ). Proprio sulla stazione Termini è stato fruttuosa la collaborazione del Compartimento di Polizia Ferroviaria di Roma.
Al termine di dell'indagine delegata , l'Ufficio GIP del Tribunale di Trieste ha emesso due provvedimenti cautelari con capo di imputazione dell'art.416 c.p.e art.12 del D.L. 286/98 , sia a carico del personaggio principale , appunto di Y.M.N., cittadino Afghano nato l'1.01.1981, domiciliato a Roma che del suo uomo di fiducia , anch'egli di nazionalità Afghana , J. A. nato nel 1984 , quest'ultimo seppur domiciliato a Roma di fatto irreperibile , perché all'estero.