Il bilancio di un anno "faticoso" illustrato questa mattina alla stampa dal Questore Giuseppe Padulano
"Un anno difficile, impegnativo, faticoso dove non valgono i dati, ma è importante avere la fiducia della gente e noi ce l'abbiamo". Questo il pensiero di fine anno espresso dal Questore Giuseppe Padulano nel corso di un incontro svoltosi questa mattina con gli operatori dell'informazione.
"La sicurezza è un bene di tutti e da tutti va salvaguardata e i triestini l'hanno capito e per questo li ringrazio, così come ringrazio tutti gli operatori che con professionalità hanno sempre fornito chiare risposte alle tante problematicità sollevate. Il difficile momento economico che stiamo vivendo - ha proseguito il Questore - non ha fatto venire meno il nostro entusiasmo e siamo stati ben felici di aprire le porte della Questura anche quest'anno accogliendo mostre, concerti e varie attività culturali".
Facendo riferimento ai meri dati numerici, nonostante alcune recenti statistiche - ha proseguito Padulano - "in questa provincia si è assistito a una significativa diminuzione dei reati, dai 4616 del 2012 ai 4342 a tutt'oggi, e ribadisco che senza la collaborazione della cittadinanza la Polizia non va da nessuna parte".
Nel ricordare le principali operazioni di Polizia che hanno permesso di smantellare importanti organizzazioni per lo più transfrontaliere dedite allo spaccio di sostanze stupefacenti e ai reati predatori, il Questore ha sottolineato che "quest'anno impegnativo per quel che riguarda l'ordine pubblico si è concluso con il vertice italo-russo svoltosi nella nostra città, appuntamento al quale la Polizia italiana ha risposto con estrema professionalità".
Parole di plauso anche per la Prefettura e il Comune soprattutto per quel che riguarda il momento dell'accoglienza delle persone più bisognose, stranieri, richiedenti asilo, ma anche un invito a tutti, privati cittadini e commercianti, a dotarsi di sistemi di difesa passiva e di videosorveglianza ("E' gratuito il collegamento fra un'abitazione e la sala operativa della Questura" ha ricordato Padulano). "Questa è la sicurezza partecipata, è il coinvolgimento e questa è la strada che dobbiamo battere, così come dobbiamo incrementare i progetti con le scuole, ma soprattutto dobbiamo far partire quelli con le famiglie. Manca un'informazione capillare nelle famiglie - ha proseguito il Questore - e troppo spesso queste ci affidano il destino dei loro figli quando è ormai troppo tardi. Fenomeni come il bullismo e l'abuso di sostanze alcoliche sono monitorati e lo saranno anche in futuro, ma bisogna fare sistema".
Con serenità. Quella serenità che caratterizza i rapporti con un'autorità giudiziaria locale qualificata e attenta, quella serenità che contraddistingue i rapporti con le vicine Polizie slovena e croata, quella serenità propositiva che determina eccellenti rapporti con gli enti locali e con il volontariato.
In un periodo di crisi economica Padulano ha voluto, infine, anche ringraziare quei privati che hanno permesso alcune significative ristrutturazioni nei locali della Questura e ha schiettamente ricordato che "l'unica criticità seria in questa provincia è il difficile ricambio delle autovetture di servizio".
Nel corso dell'incontro odierno il portavoce della Questua Denise Mutton ha presentato il calendario della Polizia di Stato 2014. Sicurezza e solidarietà: sono questi i concetti su cui è stato costruito questo calendario, già presentato a Roma lo scorso 5 dicembre, che ha un unico intento: dare "immagine" al lavoro quotidiano delle donne e degli uomini della Polizia di Stato. Le foto che accompagnano i dodici mesi del 2014 sono spezzoni di realtà, testimonianze di fatti nel corso dei quali gli operatori hanno prestato il proprio servizio con grande senso del dovere sia nel contrasto alla criminalità sia nel soccorso pubblico, ma anche nel corso di interventi ordinari.
Grazie alla ormai consolidata partnership (dal 2001 al 2013 sono stati raccolti per i progetti Unicef circa 1.800.000 euro), Polizia di Stato e Unicef lavorano ancora una volta insieme per la solidarietà nei Paesi meno fortunati. Con il ricavato, infatti, saranno realizzati in Bangladesh spazi permanenti a misura di bambino e rifugi notturni e temporanei. Sarà data, inoltre, assistenza giuridica e legale, e sarà fornita un'attività di integrazione e reinserimento sociale.
Buon anno Trieste !