Il resoconto di un anno di attività lungo la fascia confinaria nord orientale
Quello che sta volgendo al termine è stato, per gli oltre 700 poliziotti e poliziotte della IV^ Zona Polizia di Frontiera di Udine, un anno di intensa attività, ma anche di soddisfazione per i positivi risultati conseguiti.
Infatti, nei servizi pattugliamento e vigilanza espletati nel corso del 2013, che hanno interessato gli aeroporti, i porti e la fascia confinaria terrestre del Triveneto, sono state impiegate, con compiti di vigilanza e contrasto alla criminalità transfrontaliera, oltre 20.000 pattuglie, che hanno controllato ed identificato più di 2.000.000 di persone.
Tale attività, che ha portato al rintraccio di 1385 stranieri (+50% rispetto al 2012) che cercavano di introdursi clandestinamente sul territorio nazionale, ha permesso anche di individuare e denunciare 1761 persone: 191 (+ 30% rispetto al 2012) delle quali in stato di arresto e 1570 (+ 80% rispetto al 2012) indagati in stato di libertà, in quanto responsabili di reati contro il patrimonio, di violazione alla normativa sull'immigrazione clandestina, traffico di stupefacenti o, soprattutto nel caso delle persone arrestate, perché a loro carico pendevano provvedimenti di cattura emessi da varie Autorità Giudiziarie dislocate sul territorio nazionale.
I servizi di pattugliamento dispiegati alle frontiere terrestri, marittime ed aeree, sono risultati particolarmente incisivi nel contrasto ai traffici transfrontalieri ed hanno permesso, nel corso dell'anno, di concludere rilevanti operazioni di Polizia Giudiziaria.
Sul fronte del traffico internazionale di sostanze stupefacenti si è conclusa, da pochi giorni, un'operazione antidroga, avviata dall'Ufficio Polaria di Verona a seguito dell'arresto di due cittadine messicane sorprese con una valigia contenente 12 chilogrammi di cocaina, che ha permesso di individuare e smantellare, in collaborazione con l'Ufficio Polaria di Fiumicino e con la Squadra Mobile di Roma, una ramificata organizzazione criminale italo-messicana che gestiva un rilevantissimo canale di approvvigionamento dello stupefacente dal Sud America all'Italia.
Sempre negli ultimi mesi si sono concluse importanti operazioni antidroga anche alle frontiere terrestri, con il rinvenimento ed il sequestro, nel decorso mese di ottobre a Tarvisio, di 60 chilogrammi di capsule di oppio ed il conseguente arresto di un giovane pachistano, ed ancora negli ultimi giorni l'ingente sequestro, in due distinte operazioni poste in essere dal Settore Polterra di Trieste in collaborazione con la locale Squadra Mobile, ed in una circostanza anche con il locale Ufficio Polmare, di quasi cinque chilogrammi di eroina proveniente dalla Turchia, con conseguente arresto di quattro cittadini turchi.
Sul fronte dell'immigrazione clandestina si è invece conclusa, nel decorso mese di luglio, un'operazione del Settore Polterra di Trieste, denominata "Corno d'Africa", che ha permesso di stroncare l'attività di un'associazione criminale internazionale, con base operativa in Grecia e consistenti ramificazioni in Italia, che, attraverso la cosiddetta rotta balcanica, favoriva l'immigrazione clandestina di cittadini somali ed eritrei verso l'Italia ed il nord Europa. L'operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Trieste, ha consentito, grazie anche alla stretta collaborazione con la Polizia Slovena, di rintracciare alcune centinaia di migranti e di arrestare dieci appartenenti al predetto sodalizio criminale.
Numerosi sono stati anche, da parte di tutti gli Uffici dipendenti, i rintracci di persone nei cui confronti vi erano pendenti provvedimenti di cattura, talvolta per fatti reati rilevanti. Nel mese di luglio, a pochi giorni dall'ingresso della Croazia nell'Unione Europea, l'Ufficio Polmare di Venezia ha rintracciato ed arrestato un cittadino croato, ricercato dalle Autorità tedesche per l'espiazione di una condanna a 15 anni di carcere in Germania, per il compimento di gravi reati in materia di stupefacenti; a Gorizia, nel mese di febbraio, è stato invece individuato ed arrestato un cittadino rumeno che, su ordine del Tribunale di Padova, doveva scontare quasi sei anni di reclusione per traffico di stupefacenti; solo un mese fa, infine, la Polizia di Frontiera di Tarvisio ha rintracciato, su di un treno internazionale proveniente dall'Austria, un pericoloso latitante albanese, ricercato dalle Procure di Avellino e Benevento, per una serie di violente rapine in villa avvenute in quei territori.
A ben guardare, comunque, tra le maglie dei controlli della Polizia di Frontiera vi si trova un po' di tutto: dai quintali di generi alimentari adulterati sequestrati a gennaio presso il porto di Trieste, ai 1400 capi d'abbigliamento con marchio contraffatto rinvenuti a marzo a Tarvisio, ai 21 cuccioli di cani sequestrati - poiché illegalmente importati in Italia - alcuni giorni fa, sempre al confine austriaco, ai materiali ricettati di ogni genere (fasci di rame, motori marini, macchine agricole) sequestrati a Gorizia, sino ai numerosi rinvenimenti di considerevoli quantità di Tabacchi illegali o di rifiuti speciali od ancora, proprio in questi giorni a Tarvisio, al sequestro di ingenti quantità di generi alimentari illecitamente importati dall'Est Europa, quali caviale e vodka, destinati ad alcuni ristoranti del Nord Italia.
Anche l'attività di sviluppo della cooperazione internazionale con le contigue Polizie straniere, austriache e slovene in primis, è stata particolarmente intensa; ciò, in particolar modo, per quanto attiene allo scambio informativo sui flussi d'immigrazione clandestina il cui fenomeno ha fatto registrare, soprattutto nel periodo estivo, un'sensibile incremento lungo la cosiddetta "rotta balcanica".
Ma l'anno non è ancora giunto del tutto al termine e quindi, per contrastare incisivamente la criminalità transfrontaliera e garantire un'adeguata vigilanza anche presso gli scali aerei e marittimi nell'ultimo scampolo del 2013, si è provveduto a disporre, in previsione dell'aumento dei flussi di viaggiatori durante le prossime festività natalizie, un ulteriore innalzamento delle misure di sicurezza e dei consueti controlli di frontiera.