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Bloccati nel fine settimana molti cittadini stranieri a ridosso del confine

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Attività del personale del Settore Polizia di frontiera di Trieste

Dodici clandestini, tra i 15 e i 29 anni, sono stati rintracciati nel fine settimana dagli agenti della IV Zona Polizia di Frontiera - Settore di Trieste. Sono dieci somali, un afghano e un pakistano, tutti senza documenti, che per arrivare in Italia hanno pagato da otto a dodicimila dollari americani. Alcuni sono stati riammessi in Slovenia, altri invece accompagnati all'Ufficio Immigrazione della locale Questura. I minorenni e l'unico richiedente asilo sono stati ospitati presso idonee strutture cittadine.

I dodici extracomunitari sono stati fermati, a piccoli gruppi, dagli agenti della Polizia di Frontiera impegnati nei consueti controlli mirati al contrasto dell'immigrazione illegale. Alcuni sono stati individuati in città, nella zona della stazione ferroviaria, altri sull'altopiano carsico. I poliziotti si sono trovati di fronte a ragazzi disperati, stremati dal lungo viaggio, dalla fame e dalla sete, alcuni fiduciosi, altri in lacrime per la paura. Il personale della Polizia di Frontiera si è quindi preso cura di loro, provvedendo alle loro prime necessità.

Il precedente fine settimana, altri dieci somali e due iracheni erano stati rintracciati a Prosecco.

Grazie alla collaborazione delle Polizie di Frontiera italiana e slovena, sono stati bloccati, sempre nel fine settimana, in due distinti controlli di retrovalico, altri due cittadini extracomunitari che avevano illegalmente varcato la frontiera comune italo-slovena. Si tratta di un albanese di 25 anni e di una donna serba di 45 anni, entrambi da anni irregolari in Italia. Al termine degli accertamenti, i due sono stati affidati all'Ufficio Immigrazione della locale Questura. Infine, nei giorni scorsi, un cittadino romeno di 33 anni, V.A.A. le sue iniziali, è stato denunciato per violazione del divieto di rientro in Italia per cinque anni. L'uomo era infatti destinatario di un provvedimento di allontanamento disposto nel 2010 dal Prefetto di Verona per gravi motivi di pubblica sicurezza. Viaggiava su un'autovettura di grossa cilindrata proveniente dalla Slovenia.


30/07/2012

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