Era ricercato in tutta Europa per una condanna a quattro anni di carcere. Cittadinanza canadese e nuova identità per sfuggire alla cattura
E' finita la lunga latitanza del cittadino croato Z.S. del 1950, arrestato ieri pomeriggio dalla Squadra Mobile di Trieste, in esecuzione di un mandato di cattura internazionale emesso dalle autorità del suo paese.
L'uomo era ricercato dall'Interpol per l'espiazione di una sentenza definitiva di condanna per un frode inflitta dal Tribunale di Zagabria.
La Squadra Mobile della Questura di Trieste era sulle sue tracce da diversi mesi in collaborazione con la polizia croata e il coordinamento dell'Interpol e del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato , fino a ieri pomeriggio quando è scattato il blitz per la cattura nei pressi di un albergo del centro cittadino.
Una decina di agenti hanno bloccato immediatamente l'uomo, che non opponeva resistenza ai poliziotti.
Il latitante, nel corso della perquisizione personale, ha esibito un documento d'identità rilasciato dalle autorità canadesi, paese nel quale risiede da diversi anni e dove ha ottenuto la cittadinanza e un'identità diversa per sfuggire alla cattura.
I primi accertamenti con le autorità canadesi hanno permesso di verificare che l'uomo gode legalmente della doppia cittadinanza con due nomi diversi.
Il confronto delle impronte dell'arrestato con quelle inserite dalle autorità croate nella banca dati dell' Interpol, ha però confermato agli investigatori l'esatta identità del cinquantatreenne croato, che è stato condotto nel carcere triestino di via Coroneo.
Ora il suo destino è affidato al Presidente della Corte d'Appello del capoluogo giuliano che dovrà decidere nei prossimi giorni sulla convalida dell'arresto, per dare corso alla richiesta di estradizione formulata dalle autorità croate.