Rubavano furgoni in Italia per trasportarli in Ucraina
Otto furgoni Mercedes Sprinter sequestrati; dieci cittadini ucraini arrestati e cinque denunciati a piede libero per reati contro il patrimonio. È il bilancio dell'operazione Sprinter conclusa nei giorni scorsi dalla IV Zona Polizia di Frontiera - Settore di Trieste, che ha svolto un'intensa attività investigativa in collaborazione con le altre forze di polizia territorialmente competenti e anche con la polizia slovena. L'operazione, durata quasi un anno e coordinata dal pm Federico Frezza, ha smantellato un'organizzazione criminale dedita al furto e al riciclaggio di veicoli vari, in particolare di furgoni Mercedes Sprinter. Il sodalizio criminale, composto da cittadini ucraini e alcuni moldavi, colpiva nel Nord Italia, prevalentemente nell'hinterland milanese e bresciano. I veicoli rubati venivano trasportati in Ucraina da persone appositamente reclutate che uscivano dall'Italia attraverso il confine italo-sloveno delle province di Trieste e Gorizia. Una volta arrivati a destinazione, i veicoli venivano immatricolati oppure smontati per ricavare pezzi di ricambio.
L'episodio che ha fatto scaturire l'operazione Sprinter è stato l'arresto per ricettazione del 26enne cittadino ucraino KOZHOKAR Mykola, che all'alba del 19 novembre 2010 è stato bloccato a Fernetti alla guida di un furgone Mercedes Sprinter rubato. Il giovane era diretto in Slovenia, quando è stato fermato per un controllo da una pattuglia della Polizia di Frontiera di Trieste impegnata nelle consuete attività di retrovalico. Da una prima verifica, il furgone risultava regolarmente intestato a una ditta di Brescia. Agli agenti, però, non è sfuggito che il blocchetto di accensione era stato forzato. Da qui la scoperta che il mezzo era stato rubato soltanto poche ore prima nella sede della ditta intestataria. I poliziotti hanno, quindi, immediatamente contattato il referente della ditta che fino a quel momento non si era accorto della sparizione del furgone dal parcheggio.
Gli investigatori della Polizia di Frontiera, ritenendo che non potesse trattarsi di un episodio occasionale ma di un collaudato modus operandi, hanno iniziato lunghe e laboriose indagini che nei mesi successivi hanno portato alla luce un'attività criminale organizzata e da tempo consolidata nel Nord Italia. Sono stati quindi ricostruiti diversi episodi di furto e ricettazione; gli investigatori triestini sono spesso intervenuti in casi di flagranza di reato, insieme con i colleghi competenti per territorio.
Oltre agli otto furgoni, è stato recuperato, nell'ambito dell'operazione Sprinter, anche altro materiale di provenienza illecita, tra cui un motore marino fuoribordo e tre biciclette, tutti di rilevante valore commerciale e destinati al mercato dell'Est europeo. Infine, sono stati sequestrati numerosi capi di abbigliamento sottratti da ignoti ai primi dello scorso mese da un negozio di abbigliamento sportivo a Chiari (Brescia). Grazie all'attività investigativa della Polizia di Frontiera di Trieste, sono stati fermati per ricettazione due cittadini moldavi, il 28enne MIHAILOV Vasile e la 26enne FILIPESCU Silvia, che stavano per rivendere ad altri stranieri residenti in zona proprio questi stessi capi sportivi.
L'operazione Sprinter si è conclusa con alcune perquisizioni nell'hinterland milanese e il sequestro di vari oggetti relativi all'attività delittuosa perpetrata da due fratelli ucraini. In particolare sono stati trovati, durante la perquisizione dell'abitazione di uno di loro, centraline per veicoli Mercedes complete di chiavi di accensione; parti meccaniche di veicoli Mercedes; attrezzi per lo scasso delle serrature dei furgoni; finestrini "posticci" da sistemare sui veicoli rubati per simularne l'integrità; uno scooter totalmente smontato; documenti di circolazione e assicurativi inerenti a vari veicoli e ciclomotori, e altro materiale cartaceo.