Questura di Trieste

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Arrestati gli autori dell'efferato delitto di Giovanni Novacco

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I dettagli dell'odierna conferenza stampa

Si è svolta in Questura la conferenza stampa durante la quale il P.M. dottor Massimo De Bortoli della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trieste, il Vice Dirigente della Squadra Mobile dottor Leonardo Boido e il Dirigente dell'Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico e portavoce dottor Fabio Soldatich hanno illustrato le fasi che hanno portato questa mattina all'arresto a Cosenza del triestino Giuseppe Console, 24 anni, ricercato per l'efferato omicidio - in concorso con Alessandro Cavalli, già arrestato ieri da personale della Squadra Mobile della Questura di Trieste - di Giovanni Novacco, 23 anni.

"Siamo stati bravi nell'aver arrestato subito i due e ringrazio tutti gli operatori - ha affermato il dottor De Bortoli - e prosegue l'attività investigativa per accertare l'esatto movente dell'efferato delitto".

Come noto, la vittima è stata identificata all'interno di uno stabile abbandonato in via Gemona, nel rione triestino di Gretta. Qui il Novacco è stato ucciso barbaramente dai due concittadini, che nel pomeriggio dell'altro ieri lo hanno sequestrato e portato in questo edificio fatiscente. Picchiato, seviziato e cosparso di benzina.

Abbandonato il cadavere, il Cavalli è rientrato a casa ed è stato rintracciato ieri mattina dagli operatori della Questura di Trieste. Anche il Console andava a casa dei propri genitori, raccoglieva alcuni effetti personali e si allontanava.

Iniziava un'intensa attività investigativa da parte della Squadra Mobile della Questura di Trieste e, grazie alle intercettazioni telefoniche e agli elementi emersi dalle audizioni con i familiari dei vari soggetti della vicenda, nella tarda serata di ieri il Console è stato rintracciato in provincia di Cosenza.

Personale della Squadra Mobile di quella Questura ha effettuato tutta la notte un appostamento nei pressi dell'abitazione in cui si riteneva si fosse nascosto il fuggiasco e questa mattina è scattata l'operazione che ha portato al suo arresto.

Al Console è stato notificato il decreto di fermo emesso dal P.M. De Bortoli per omicidio volontario aggravato al fine di procurarsi l'impunità dal sequestro di persona e per evitare il riconoscimento della vittima avendo cercato di bruciarla.


27/08/2011

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