Intensa attività in ambito portuale da parte della Polizia di frontiera marittima
E' stata particolarmente fruttuosa l'attività di prevenzione e di controllo di frontiera messa in campo durante lo scorso fine settimana da parte del personale della IV Zona di Polizia di Frontiera - Ufficio di Polizia di Frontiera Marittima di Trieste.
Sono stati, infatti, effettuati controlli rinforzati atti non solo a contrastare l'immigrazione clandestina, ma anche a vigilare sul trasporto di merci su autoarticolati.
Due le persone arrestate per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.
Sono state controllate in ambito portuale 136 persone, 15 mezzi autoarticolati ed è stata elevata una contravvenzione al codice della strada; sono stati effettuati 2 respingimenti alla frontiera di altrettanti cittadini di nazionalità Turca, rintracciati 2 clandestini che volevano entrare irregolarmente in territorio nazionale ed è stato allontanato dal nostro Paese un cittadino polacco, senza fissa dimora ma con svariati precedenti per rapina, furto e reati contro il patrimonio, a cui è stato notificato il decreto di allontanamento prefettizio.
Come detto sono stati arrestati 2 cittadini turchi per essere stati colti in flagranza nella commissione del reato di introduzione nel territorio nazionale di un loro connazionale, clandestino, provenienti con una motonave RO/RO dal porto di Cesme.
I due, autisti di un autoarticolato, hanno attirato l'attenzione degli operatori dell'Ufficio di Frontiera poiché, accostato il loro mezzo dopo lo sbarco presso il varco al porto ormai a quell'ora chiuso, hanno fatto scendere il giovane dallo stesso mezzo e, con fare circospetto, hanno tutti e tre scavalcato la recinzione, peraltro in quel posto non altissima, dirigendosi tutti poi verso il centro città , senza sapere che a osservarli e a pedinarli, senza mai perderli di vista, vi erano gli uomini dell'ufficio di Polizia di Frontiera Marittima.
Una volta identificato il terzetto e stabilito lo stato di irregolarità del giovane, si procedeva all'arresto degli altri due: G.M. del 1972 e Y.N. del 1973.
Questi sono stati associati presso la locale Casa circondariale, mentre il clandestino è stato respinto con un provvedimento del Questore.