Presentato il libro "Memorie di Pietra" curato dalla Comunità Ebraica di Trieste
Ieri pomeriggio, alle ore 17.30, nell'atrio della locale Questura,
è stato presentato il libro "Memorie di Pietra", autori Diana De
Rosa, Claudio Erné e Andrea Mariani, edito dalla casa editrice
Comunicarte Edizione e curato dalla Comunità Ebraica di
Trieste.
Il lavoro trae origine da una mostra fotografica dal titolo
"Memorie di pietra - Trieste, la città ebraica e il piccone
risanatore", presentata nel 2009 in occasione della Giornata
Europea della Cultura Ebraica, svoltasi presso la Sinagoga di
Trieste. Con questa mostra, che ha permesso di scorrere un
capitolo centrale della nostra storia e della storia di Trieste, la
Comunità Ebraica ha voluto esprimere un messaggio di
tolleranza e di dignità per tutti gli esseri umani, rilanciando quei
valori di accoglienza e di multiculturalità che sono stati i punti di
forza del capoluogo giuliano.
Nella parte storica del libro, curata dalla prof.ssa Diana De
Rosa, si analizza quanto accaduto a Trieste dal 1934 - anno
del primo abbattimento del vecchio ghetto ebraico - fino
all'arrivo di Mussolini in città nel settembre del 1938.
La Questura di Trieste è stata edificata proprio sopra un'area che ospitava due importanti edifici di culto e che rappresentavano il fulcro della vita religiosa della locale Comunità Ebraica.
Gli onori di casa sono stati fatti dal Questore Giuseppe Padulano, il quale ha affermato che questa iniziativa permette di rinsaldare quei positivi e costruttivi rapporti che nel corso del tempo hanno consentito fattive relazioni con una Comunità fortemente presente sul territorio cittadino. Sono intervenuti successivamente davanti ad un folto pubblico, coordinati dal Rabbino Margalit, la dott.ssa Diana De Rosa, l'Assessore alla cultura della Comunità Ebraica dott. Mauro Tabor, il Presidente della Provincia prof.ssa Maria Teresa Bassa Poropat, il dott. Pierluigi Sadatti, il giornalista Claudio Ernè.
Nell'atrio della Questura a contorno dell'iniziativa, per il loro significativo simbolismo e la forte componente emotiva che sprigionano, sono state esposte alcune preziose tele e alcune scultore del famoso pittore udinese Giorgio Celiberti.