I due erano appostati lungo la Strada del Friuli intenti ad osservare alcune abitazioni, al fine di verificare se vi fosse alcuno al loro interno; l’atteggiamento sospetto veniva notato da una pattuglia della sezione “reati contro il patrimonio” della Squadra Mobile, impegnata in servizi di repressione dei reati predatori ed in particolare dei furti.
Pertanto, l’equipaggio approntava un servizio di osservazione, accertando come uno di essi, dopo essersi avvicinato al portone d’ingresso di un palazzo, abbia più volte azionato il citofono per poi ricongiungersi al complice.
Dopo aver confabulato tra loro, mentre uno entrava all’interno dello stabile, uscendo momentaneamente dalla visuale degli agenti, l’altro saliva a bordo di un’autovettura parcheggiata più avanti accendendo il motore, in attesa del complice.
Dopo poco, il malvivente che era entrato nell’edificio ne usciva dall’ingresso principale con in mano alcuni borsoni ricolmi di oggetti che provvedeva a riporre all’interno della vettura.
Avuta, a questo punto, la ragionevole certezza che i due avevano appena compiuto un furto, venivano bloccati e sottoposti ad un accurato controllo all’esito del quale si aveva modo di constatare che all’interno delle menzionate borse erano stati celati numerosi oggetti in argento, quali candelabri, piatti, posate e monili vari oltre ad alcune banconote; inoltre, sono stati rinvenuti e sequestrati anche dei guanti ed alcuni arnesi atti allo scasso.
Dal sopralluogo effettuato all’interno dello stabile si poteva verificare che il malfattore era riuscito ad introdursi in uno degli appartamenti forzando la porta d’ingresso ed asportando gli oggetti di valore presenti all’interno.
I due malviventi, identificati in A. B., classe 1987, e J. M. classe 1983, entrambe cittadini croati gravati da precedenti specifici, sono stati quindi tratti in arresto per i reati di furto aggravato in concorso e di porto di armi od oggetti atti ad offendere ed associati alla locale Casa Circondariale di Trieste a disposizione della Procura della Repubblica che coordina le indagini.
A carico dei due sono stati inoltre emanati i fogli di via obbligatori da parte del Questore di Trieste. Nel mese di ottobre la Divisione Anticrimine ha notificato altri 11 fogli di via e 2 avvisi orali nei confronti di altrettanti soggetti.
La refurtiva, previo riconoscimento dei legittimi proprietari è stata restituita agli stessi.