Questura di Trieste

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Arresto un cittadino romeno

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Questura

A seguito di attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Trieste, gli investigatori della 3^ Sez. Reati contro la persona della Squadra Mobile hanno tratto in arresto M.V.S., romeno del 1971, residente a Trieste, in esecuzione di Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere emessa dal G.I.P.

Era il mese di marzo 2018 quando una quarantenne romena, residente a Trieste, si presentava presso il Pronto Soccorso del locale nosocomio per riferire di essere stata vittima di una violenza sessuale dopo aver trascorso la notte a casa di una coppia di amici.

La donna, sentita subito dai poliziotti della Sezione Specializzata per i reati contro la persona e sessuali della Squadra Mobile, ha riferito di aver subìto una violenza sessuale da parte del connazionale ed amico M. V. S. il quale, la sera prima, dopo averle fatto bere un non meglio specificato liquore che le aveva provocato una sensazione di confusione e stordimento, l’aveva convinta a rimanere a dormire presso la propria abitazione dove, nel corso della notte, approfittando dello stato di incoscienza della donna aveva abusato sessualmente della stessa.  

Sono state, pertanto, avviate immediate indagini, coordinate dalla locale Procura della Repubblica, che hanno consentito di dare riscontro a quanto dichiarato dalla donna.

È stato, infatti, accertato che M.V.S. aveva fatto assumere alla denunciante, con l’inganno, oltre al superalcoolico una consistente quantità di benzodiazepine ingenerandole un forte stato di sonnolenza.

La donna è stata così ospitata a casa a causa delle precarie condizioni di salute; quasi incosciente, nel corso della notte, è stata abusata dall’indagato. Ripresasi, ha chiesto aiuto alla moglie di questi che le ha prestato immediatamente assistenza. Subito dopo ha fatto ricorso alle cure del Pronto Soccorso.

L’attività investigativa ha, inoltre, fatto emergere uno spaccato di vita familiare cadenzato dalle continue angherie poste in essere dall’uomo nei confronti della consorte verso la quale, molte volte, non ha lesinato epiteti umilianti, degradanti ed offensivi della dignità di donna. In alcune occasioni, mentre la picchiava, le ha anche provocato tagli e fratture che la donna non ha mai avuto il coraggio di denunciare per timore di subire ulteriori lesioni da parte del convivente.

Il quadro probatorio raccolto ha così consentito al P.M. titolare del fascicolo di ottenere dal G.I.P. di Trieste il provvedimento restrittivo della libertà personale cui si è dato esecuzione nel pomeriggio di ieri traendo in arresto M.V.S. il quale, dopo le formalità di rito è stato associato alla locale Casa Circondariale.


08/06/2018

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