Alle ore 21.00 del 10.04.2018 personale in servizio di Volante interveniva in questa via San Giorgio poiché era stata segnalata la sospetta presenza di un uomo ed un bambino nei pressi di un’autovettura ivi parcheggiata; l’uomo, un cittadino turco, poco prima, aveva avuto una lite con altri soggetti, che si erano poi allontanati, facendo perdere le loro tracce.
Accompagnato in Questura, appariva scosso e provato e riferiva di essere giunto a Trieste, unitamente alla moglie ed ai figli, nonché ad altri migranti, a bordo di complessive tre vetture, avendo, in precedenza, corrisposto oltre 20.000,00 € a non meglio identificati altri soggetti, facenti parte di una verosimile organizzazione criminale dedita al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, i quali avrebbero curato il trasferimento del suo nucleo familiare dalla Turchia, attraverso più stati, fino all’Italia.
Il viaggio sarebbe durato circa due mesi.
Prima che il gruppo degli autisti si allontanasse, il cittadino turco contattava il fratello, il quale – dalla Germania – si era recato in una non meglio precisata località della Croazia, per corrispondere una somma a saldo del prezzo illecito richiesto per il trasporto. In tale frangente, apprendeva che il germano era stato trattenuto contro la sua volontà dai malviventi, i quali gli avrebbero chiesto ulteriore denaro e, poi, lo avrebbero picchiato ed abbandonato lungo la strada. Appreso ciò, si provvedeva a prendere contatti con le autorità di Polizia croate, che facevano sapere di avere rintracciato il malcapitato, il quale presentava diverse ferite e che veniva ricoverato per le cure del caso in un ospedale di quella nazione.
Espletate le formalità di rito, il nucleo familiare veniva accolto presso una comunità di Trieste, nelle more del disbrigo delle incombenze relative alla regolarizzazione della posizione sul territorio.
Nel frattempo, il personale di Polizia intervenuto procedeva al sequestro della vettura, una Seat bianca, verosimilmente in uso ad un autonoleggio.
Nel pomeriggio del successivo giorno 11 aprile, veniva rintracciato nei pressi del luogo in cui era stata sequestrata la Seat un giovane croato, il quale cercava la vettura, avendone la disponibilità delle chiavi.
Lo stesso veniva condotto in Questura, dove gli investigatori della Squadra Mobile provvedevano a svolgere approfonditi accertamenti, all’esito dei quali lo stesso veniva riconosciuto quale l’autista di una delle tre vetture che, in data 10 aprile, avevano condotto a Trieste la famiglia turca, dopo averla prelevata in Croazia.
Sulla scorta delle emergenze investigative, il cittadino croato, L. P. classe 1994, residente a Fiume, è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto poiché indagato in concorso con altri ignoti per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e ristretto presso la casa circondariale di Trieste a disposizione della Procura della Repubblica, che coordina le indagini.