Si tratta di P. M. classe 1963, libero professionista e del figlio G. classe 1992, studente universitario
Nell’ambito di articolate attività di indagine dirette dalla Procura della Repubblica – D.D.A. di Trieste, nel pomeriggio di giovedì 8 febbraio 2018, gli agenti della Squadra Mobile del capoluogo giuliano, con il supporto della Squadra Mobile di Gorizia, nonché del Nucleo Regionale Artificieri della Polizia di Stato e della Polizia Scientifica di Trieste, nel corso di mirati servizi volti alla prevenzione e contrasto dei reati in materia di armi ed esplosivi, hanno effettuato una serie di perquisizioni presso alcune abitazioni site nel comune di Duino, frazione di Sistiana (TS) e Monfalcone (GO), sussistendo il fondato motivo che gli indagati potessero occultare e detenere armi, anche ad elevato impatto offensivo.
Le attività investigative hanno così consentito di rinvenire:
- n.1 pistola marca Beretta mod. 98 cal. 9x21 munita di due caricatori entrambi riforniti con n. 15 cartucce cal. 9x21marca CEC, di provenienza furtiva;
- n.1 caricatore del tipo a “banana” privo di munizionamento;
- n. 19 cartucce cal. 9x21 marca CBC;
- n. 42 cartucce cal. 7,62x54R di marca S&B;
- n.1 Lanciarazzi militare marca Zolja mod. M80 cal. 64mm con relativo proietto pronto all’utilizzo.
nella abitazione di Monfalcone ove risiedono P. M. e P. G., occultata nel vano sottosella di un ciclomotore custodito all’interno del garage una pistola mitragliatrice “Scorpion” con relativo caricatore e calciolo ribaltabile che ne consente l’utilizzo oltre che ad una mano, anche a due mani imbracciandola come un moschetto, assicurandone una maggiore stabilità nell’impiego del tiro a raffica.
- Pistola ad aria compressa marca Skif mod. A3000 da 4,5 mm munita di due caricatori e relativo munizionamento;
- N. 50 cartucce marca Fiocchi cal. 9 corto;
- N. 11 bossoli di cui 7 cal. 9x21 e n. 4 cal. 38 special;
- N. 60 cartucce, di cui n. 25 marca Fiocchi cal. 12, n. 25 marca Titano cal. 12 e n. 10 marca Winchester cal. 12
Da chiarire il motivo della immediata disponibilità di tale tipo di armi, soprattutto il lanciarazzi e la pistola mitragliatrice, la cui detenzione, assolutamente vietata in quanto considerate da guerra o tipo guerra, determina l’arresto obbligatorio; in corso accertamenti per verificare la provenienza delle stesse.
Sulla scorta degli elementi raccolti, i due sono stati tratti in arresto e ristretti presso la locale casa circondariale, a disposizione della Procura della Repubblica di Trieste che coordina le indagini, che sono ancora in corso.