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La Polizia di Stato arresta in flagranza di furto una collaboratrice domestica

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Refurtiva

Asportati contanti e oggetti preziosi

Era ritenuta una fidata collaboratrice domestica, che aveva accesso alle abitazioni di alcune vittime, legate tra loro da vincolo di parentela.

Tuttavia, la sparizione di contanti e preziosi aveva fatto sorgere sospetti sulla donna, una cittadina romena, Alina S. del 1986, residente a Trieste, posto che gli ammanchi sono avvenuti in diverse circostanze, dilazionati nel tempo e senza che fossero stati rilevati segni di effrazione.   

Le indagini avviate nell’immediato hanno consentito di verificare come l’indagata, approfittando dell’assenza dei datori di lavoro, sola in casa, abbia effettuato più prelievi di preziosi e contanti.

Nel pomeriggio di venerdì 17 febbraio, pertanto, gli investigatori della Squadra Mobile hanno effettuato un appostamento nei pressi dell’abitazione delle vittima, sottoponendo la donna ad un controllo nell’atto in cui la stessa stava uscendo dall’immobile; all’esito, venivano recuperati all’interno del portafogli una bracciale in oro da donna ed una barretta in oro che venivano immediatamente riconosciuti dai legittimi proprietari, i quali specificavano che erano ormai gli unici monili rimasti in casa, a seguito dei precedenti furti.

Pertanto si estendeva la perquisizione presso l’abitazione della donna, dove venivano rinvenuti altri monili della vittima, nonché numerosi oggetti dei quali l’indagata non riusciva a giustificarne la provenienza, quali orecchini dei quali uno con brillante rosa; un ciondolo in metallo giallo a forma di cuore con brillante; diversi anelli; un braccialetto in metallo bianco con maglie a sfere e ciondolo a forma di cuore; un orologio da polso in metallo bianco, con cassa rotonda e quadrante bianco marca Rolex.

Sulla scorta degli elementi raccolti, pertanto, la donna veniva dichiarata in arresto e posta ai domiciliari a disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica di Trieste che coordina le indagini.

Si trasmettono, altresì, le riproduzioni dei preziosi sottoposti a sequestro per i quali sono in corso accertamenti finalizzati ad individuare i proprietari, qualora tra gli stessi vi sia alcuno che si sia avvalso, anche occasionalmente, della collaborazione domestica della donna. In caso positivo, potranno essere presi contatti con gli uffici della Squadra Mobile della Questura di Trieste – sezione “reati contro il patrimonio”.


21/02/2017

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