Si tratta di cinque italiani di origine sinti, provenienti dal Lazio
La Polizia di Stato di Trieste ha arrestato una agguerrita ed organizzata banda specializzata in furti in appartamento, a conclusione di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Trieste e svolta con l’uso delle tecniche tradizionali di controllo del territorio.
Si tratta di cinque italiani di origine sinti, provenienti dal Lazio, identificati per: BACICALUPI Moreno, romano 20enne, CAVAZZA Marcellino, viterbese 30enne, CAVAZZA Mose’, 28enne nato a Civitavecchia (RM), FE’ Massimo, 28enne nato a Latina e HUDOROVICH Alessandro, grossetano 31enne, tutti con precedenti di polizia, anche per associazione per delinquere finalizzata ai furti in abitazione.
Gli stessi, risultati collegati ad una fitta rete parentale, sono stati trovati in possesso di attrezzi atto allo scasso e di un’autovettura, noleggiata o per sviare le attività di polizia.
I malviventi sono stati bloccati dagli uomini della Squadra Mobile giuliana e del Commissariato di Duino mentre tentavano di allontanarsi dal capoluogo giuliano, dopo una settimana di raid predatori in vari quartieri della città e dell’immediata periferia. Gli stessi sceglievano con cura gli obiettivi, previ minuziosi sopralluoghi, puntando case residenziali facoltose, essendo specializzati nell’apertura delle casseforti a muro.
Sull’auto bloccata dalla Polizia, sono stati rinvenuti, occultati con cura in un vano appositamente ricavato all’interno del portabagagli, arnesi atti allo scasso artefatti e un’ingente quantità di monili provento di furti.
Il gruppo di malviventi, pedinato per diversi giorni dagli agenti della Squadra Mobile, sempre per eludere le investigazioni, in tempo di notte provvedeva a portarsi in zone boschive e poco illuminate dove sotterravano la refurtiva e nascondevano gli arnesi necessari per divellere i serramenti o le porte di accesso delle abitazioni colpite.
Molto difficoltosa è risultata per gli agenti l’attività di pedinamento dei malviventi, soliti muoversi a piedi, lasciando l’autista dell’auto a controllare l’eventuale presenza delle Forze di Polizia.