A bordo di un'autovettura trasportava sei cittadini turchi, di cui due nel bagagliaio, tutti migranti irregolari - Rintracciati, in un albergo cittadino, due complici, entrambi montenegrini
Da Rabuiese a Bagnoli della Rosandra: è stata breve, ieri all'alba, la fuga del 25enne cittadino montenegrino che alla guida di un'autovettura trasportava sei cittadini turchi, di cui due nel bagagliaio. Lo straniero, J.P. le sue iniziali, è stato arrestato in flagranza di reato dalla Polizia di Frontiera di Trieste per favoreggiamento dell'immigrazione illegale. Ora si trova nel carcere locale di via del Coroneo a disposizione dell'Autorità Giudiziaria. L'autovettura, risultata noleggiata in Montenegro, è stata posta sotto sequestro penale e affidata in giudiziale custodia a una ditta specializzata. I migranti turchi, tutti sottoposti allo screening anti-Covid, sono stati indagati per violazione della normativa sull'immigrazione, in quanto privi dei requisiti per l'ingresso e il soggiorno nel territorio nazionale.
È stata la velocità sostenuta dell'autovettura montenegrina a insospettire la pattuglia della Polizia di Frontiera impegnata nelle attività di retrovalico nella fascia confinaria in località Rabuiese. Inoltre, gli agenti avevano notato che a bordo viaggiavano diverse persone. Da qui la decisione di seguire il veicolo azionando i dispositivi sonori e luminosi; l'autovettura, intanto, continuava ad aumentare la velocità, allontanandosi sempre di più. Gli agenti, però, hanno visto quale direzione aveva preso il conducente in fuga, perciò hanno deciso di proseguire nella stessa direzione disattivando i dispositivi luminosi e sonori. A un certo punto, gli agenti hanno visto l'autovettura inseguita entrare nel parcheggio dello stabilimento Wärtsilä, in località Bagnoli della Rosandra, infilandosi tra i veicoli in sosta. Procedendo con cautela, gli agenti si sono avvicinati all'autovettura e, dopo il controllo degli occupanti, per il conducente sono scattate le manette. A questa operazione ha partecipato anche il personale militare del Reggimento Piemonte Cavalleria di Trieste, che ormai da anni collabora con la Polizia di Frontiera nell’ambito dell’Operazione Strade Sicure.
All'interno dell'autovettura utilizzata da J.P. sono stati ritrovati due passaporti intestati a due cittadini montenegrini, una donna e un uomo, che da successive verifiche, svolte in collaborazione con la locale Questura, sono stati rintracciati in un albergo cittadino. Da ulteriori accertamenti è emerso il loro coinvolgimento nel traffico dei migranti turchi. Si tratta della 24enne S.A. e del 33enne A.I., entrambi accusati di favoreggiamento dell'immigrazione. La giovane è stata arrestata e trasferita nel carcere di via del Coroneo, mentre l'uomo è stato denunciato a piede libero.