Provvedimenti emessi dal Questore e curati dalla Divisione Anticrimine
Tra il mese di novembre e quello di dicembre, il Questore di Trieste ha emesso una serie di provvedimenti, curati dalla Divisione Anticrimine, ai sensi della Legge 48/2017, che ha introdotto nuovi ed incisivi strumenti finalizzati alla tutela del decoro urbano e dell’uso di alcuni luoghi della città che ne impediscano la libera accessibilità e fruizione.
Ci si riferisce in particolare alle aree interne delle infrastrutture, fisse e mobili, ferroviarie, aeroportuali, marittime e di trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano e le relative pertinenze, ma anche a quelle individuate da specifici Regolamenti di polizia urbana, su cui insistono musei, aree e parchi archeologici, complessi monumentali o altri istituti e luoghi della cultura interessati da consistenti flussi turistici, ovvero adibite a verde pubblico.
Tali decreti sono scattati perché è stata accertata la reiterazione delle condotte illecite poste in essere dai destinatari ed il connesso pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica, anche tenuto conto dei pregiudizi di polizia a loro carico.
Mendicanti molesti
Nello specifico, sei “Daspo Urbani” sono stati emessi per mendicanti molesti che annoveravano a loro carico numerosi verbali elevati dalla Polizia Locale per accattonaggio commesso in modo insistente, petulante o minaccioso in prossimità di esercizi commerciali o aree di parcheggio o luoghi di culto o di interesse storico e culturale, in modo tale da limitare l’accesso agli stessi e la fluidità del flusso pedonale.
Le aree interdette, per un periodo che va da sei mesi a un anno, sono quelle individuate dal Regolamento di Polizia Urbana del Comune di Trieste definito da un perimetro che indicativamente coincide col centro storico, estendendosi poi da Piazza Liberta a lungo tutte le Rive. In un caso, è stata anche ricompresa la stazione centrale, ove il soggetto era stato più volte sorpreso nel tentativo di truffare i viaggiatori.
Parcheggiatori abusivi
Tre sono poi i provvedimenti che hanno per destinatari parcheggiatori abusivi che, lungo le Rive o nelle aree di parcheggio del centro storico, esercitavano tale attività in maniera molesta pretendendo un corrispettivo non dovuto e creando al contempo pericolo per la sicurezza della circolazione stradale.
Ai medesimi sono state inibite le aree di parcheggio insistenti nello stesso perimetro definito dal Regolamento di Polizia Urbana del Comune di Trieste, con l’annessione al divieto di accesso anche di Viale Miramare.
Spacciatori di droga vicino alle scuole o locali pubblici
Il D.L. 130 del 2020 ha apportato importanti novità in materia di Divieto di accesso agli esercizi pubblici ed ai locali di pubblico trattenimento, estendendo il campo di applicazione delle misure di prevenzione anche ai soggetti denunciati, e non più soltanto condannati per spaccio di sostanze stupefacenti commesso all’interno o nelle immediate vicinanze di scuole, plessi scolastici, sedi universitarie, locali pubblici o aperti al pubblico
Per tale ipotesi, è stato emesso un provvedimento nei confronti di un soggetto resosi responsabile di spaccio, anche verso due minorenni, nella zona della Rotonda del Boschetto, inibendogli per un anno la possibilità di frequentare locali pubblici all’interno dell’area circostante, delimitata nel dettaglio, nonché di sostare nei pressi degli istituti scolastici di ogni ordine e grado insistenti nella stessa zona.
Autori di risse all’interno o nei pressi di pubblici esercizi
Inoltre, il citato Decreto legge, noto come “norma Willy”, in memoria del ragazzo ucciso nel settembre scorso a Colleferro (RM) nel corso di una brutale aggressione, ha inserito, tra i presupposti per l’emissione del “Daspo Urbano”, anche le denunce per reati commessi in occasione di gravi disordini avvenuti in pubblici esercizi o in locali di pubblico trattenimento ovvero nelle immediate vicinanze degli stessi, o per delitti non colposi contro la persona o il patrimonio o aggravati dalla discriminazione e dall’odio razziale.
Al riguardo, sono stati emanati 12 provvedimenti a carico di responsabili di violente aggressioni condotte all’interno di bar o fast food, oppure lì iniziate per futili motivi e proseguite poi per le vie circostanti, anche facendo uso di bottiglie di vetro o addirittura di catene.
In particolare le aree interessate dagli eventi e quindi interdette, sono quelle circostanti a Campo San Giacomo, Piazza Libertà, Piazza Goldoni, Piazza del Perugino, Piazza Foraggi, dove per 6 mesi è stato inibito ai destinatari del provvedimento l’accesso a tutti gli esercizi che somministrano bevande e alimenti.
D.A.Spo sportivo a due tifosi del Vicenza
Sono stati inoltre emessi due provvedimenti di Divieto di accesso, della durata di un anno, alle manifestazioni sportive a carico di altrettanti tifosi della squadra del Vicenza, per intemperanze poste in essere in occasione dell’incontro di calcio “U.S. Triestina Calcio 1918 – L.R. Vicenza”, valevole per il campionato 2019/2020 di serie “C” girone “B”, disputatosi in questo capoluogo il 10 novembre 2019.
Nello specifico, sono stati sanzionati l’accensione di un fumogeno all’interno degli spalti gremiti, con pericolo per la sicurezza degli spettatori, e il danneggiamento di un autobus della “Trieste Trasporti” a bordo del quale la tifoseria era stata trasferita al termine della partita.