Allontanato dall'Italia come misura di sicurezza e consegnato alla Polizia slovena
Ieri pomeriggio la Polizia di Stato ha denunciato per tentato furto aggravato un cittadino sloveno del 1955, già noto alle forze dell’ordine. E’ stato visto aggirarsi con fare sospetto con una torcia all’interno della chiesa in via Capodistria e prelevare alcune monete da una cassetta delle offerte con un metro telescopico con apposto all’estremità un foglietto biadesivo.
E’ giunta una segnalazione alla sala operativa della Questura per il tramite del 112 e sul posto è stata inviata una Volante. L’uomo è stato identificato e a suo carico è emerso sia un decreto di carcerazione e di sospensione della stessa da parte del Tribunale Ordinario di Trieste dello scorso agosto, sia uno emesso dal Tribunale Ordinario di Perugia nel novembre 2016 che dispone l’applicazione della misura di sicurezza dell’espulsione dal territorio nazionale.
Portato in Questura, dopo la redazione degli atti, l’uomo è stato accompagnato presso l’ex valico confinario di Pese e consegnato alla Polizia slovena.
Ieri, inoltre, personale del Commissariato di P.S. di Duino Aurisina ha deferito in stato di libertà alla locale Procura della Repubblica per furto aggravato un cittadino slovacco di 36 anni. Ha sottratto un defibrillatore portatile presente all’esterno di un istituto bancario di Aurisina.