Attività coordinate delle pattuglie della Squadra Mobile della Questura e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di via Hermet
È l’esito di attività coordinate, disimpegnate nella immediatezza dei fatti dalle pattuglie della Squadra Mobile della Questura di Trieste e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di via Hermet.
Nel pomeriggio del 4 giugno sono state prese di mira due tabaccherie, una in via del Carpineto e l’altra in largo Pestalozzi, da due soggetti indossanti un casco che, sotto la minaccia di un grosso coltello da cucina, nel primo caso hanno tentato, mentre nel secondo sono riusciti a farsi consegnare una somma di denaro pari a circa 150,00 €, corrispondente all’incasso della giornata. I due, dopo la commissione dei fatti, si sono dati alla fuga a bordo di uno scooter.
Giunte le segnalazioni alle rispettive Sale Operative, in ragione della suddivisione del Piano Coordinato di Controllo del Territorio, gli equipaggi della Polizia di Stato sono intervenuti in questa via del Carpineto dove i due malviventi, dopo avere fatto irruzione, brandendo un grosso coltello, hanno intimato alla vittima la consegna del denaro; dissuasi dalla presenza di un sistema di videocamere a circuito chiuso, si sono però allontanati, temendo di potere essere identificabili. Nel frattempo sono scattate le ricerche lungo le piazze e le vie di Trieste, al fine di poter individuarli ed identificarli.
Dopo poco, pattuglie del Nucleo Operativo e Radiomobile dei Carabinieri di via Hermet intervenivano in questo largo Pestalozzi dove due soggetti con le medesime fattezze e lo stesso modus operandi avevano rapinato sotto la minaccia di un grosso coltello da cucina una seconda tabaccheria.
L’analisi dei filmati consentiva di verificare l’esatto abbigliamento dei malviventi che venivano così ricercati per il tramite di un dispositivo coordinato, anche al fine di evitare che potessero colpire nuovamente.
In tale contesto una pattuglia della Squadra Mobile della Questura individuava in piazza Goldoni uno dei due, poi identificato come minore, il quale indossava gli indumenti utilizzati nel corso delle rapine. Lo stesso, accompagnato in Questura, ammetteva i fatti e veniva trovato in possesso di parte del bottino.
Contemporaneamente le pattuglie dei Carabinieri individuavano in via del Molino a Vento l’altro soggetto, identificato nel maggiorenne B. B. A. classe 2000, il quale indossava i medesimi abiti utilizzati durante i reati poco prima posti in essere e, a seguito di perquisizione, faceva rinvenire il coltello utilizzato, nonché lo scooter rubato usato per la fuga e posteggiato in zona, i due caschi abbandonati all’interno di un cassonetto dei rifiuti, nonché parte del provento della rapina.
La perfetta sinergia tra le due Forze di polizia ha così permesso, in brevissimo tempo, di assicurare alla giustizia entrambi i responsabili di due rapine che stavano destando particolare allarme tra gli esercenti della città.
Ultimati gli atti di rito, il minore degli anni 18 è stato denunciato alla Procura della Repubblica c/o il Tribunale per i minorenni, mentre l’altro è stato tratto in arresto e posto a disposizione della Procura della Repubblica c/o il Tribunale di Trieste.