I consigli della Questura
Ieri pomeriggio la truffa dell’assicurazione non è andata a buon fine. Lo si deve all’intraprendenza e alla perspicacia di una donna che, ricevuta in mattinata una telefonata da parte di un sedicente avvocato che l’informava di un incidente automobilistico provocato dal figlio e che le chiedeva 5 mila euro o vari gioielli per sanare la vicenda, si è dimostrata decisa nel chiedere un documento d’identità al sedicente collaboratore che si è presentato qualche ora dopo a casa sua per ritirare quanto convenuto.
L’insistenza nel chiedere il documento ha scoraggiato l’interlocutore, che ha accampato varie scuse e che, vista la parata, si è allontanata.
Dopo aver informato i propri cari, la donna ha telefonato al 112 e ha informato la Polizia.
Si invitano tutte le persone a diffidare da simili comportamenti, messi in atto da individui che cercano di carpire la fiducia di soggetti deboli, come persone anziane o che vivono da sole, per mettere in atto truffe e raggiri. Al minimo sospetto e, comunque, per verificare situazioni che appaiono dubbie o anomali, si invita la cittadinanza a informare prontamente le Forze dell’Ordine – come fatto esemplarmente dalla donna in questione - e di non avere alcun timore nel segnalare questi episodi.