Impiegati gli equipaggi della Squadra Volante della Questura, dei Commissariati e del Reparto Prevenzione Crimine provenienti da Padova - Attenzione alle piazze e agli esercizi commerciali più affollati
E’ stata una settimana caratterizzata da un’intensa attività di controllo del territorio da parte del personale della Polizia di Stato di Trieste. Gli equipaggi della Squadra Volante della Questura, dei Commissariati e del Reparto Prevenzione Crimine provenienti da Padova, infatti, hanno concentrato la loro attenzione soprattutto sulle piazze e sugli esercizi commerciali più affollati della città e nelle zone periferiche della stessa.
Sono state controllate 1417 persone, di cui 80 con precedenti di Polizia; sono stati effettuati 34 posti di controllo e complessivamente 3151 vetture e mezzi controllati mediante il sistema di rilevazione automatizzata delle targhe.
Tre persone arrestate, 25 quelle denunciate di cui l’avventore di un locale di via Forti indagato per il possesso ingiustificato di due coltelli; 28 i controlli amministrativi effettuati per lo più presso locali di ristorazione e di animazione.
Alle titolari di due bar (in piazza Garibaldi e in piazza Perugino) sono stati redatti rispettivamente un verbale di occupazione abusiva di suolo pubblico e uno di diffida amministrativa per la mancata esposizione del prezzario.
Durante alcuni controlli in strada della Rosandra un veicolo condotto da una cittadina comunitaria è stato sequestrato amministrativamente perchè circolava senza la copertura assicurativa e a un cittadino serbo è stata elevata una contravvenzione al codice della strada perché sorpreso in via Manzoni alla guida della sua autovettura al telefono privo di auricolari o del viva voce.
Tre le pattuglie appiedate e 5 quelle da parte dei Poliziotti di Quartiere in aree frequentate per lo più da giovani e sono stati effettuati 64 controlli a persone sottoposte al regime degli arresti domiciliari e 8 a quelle sottoposte a misure di prevenzione.
Anche in settimana proseguiranno questi controlli che hanno la finalità di prevenire, di sanzionare e reprimere condotte che mettono a rischio l’ordine e la sicurezza pubblica, nonché possono arrecare disturbo alla quiete pubblica e che di fatto impediscono una convivenza civile.