Si tratta di A.G., nato nel 1976, residente in città, con precedenti reati contro il patrimonio e la persona e inerenti gli stupefacenti
La Polizia di Stato di Trieste ha arrestato per violenza e resistenza a pubblico ufficiale e per non essersi fermato e prestato assistenza a persone coinvolte in un incidente stradale il cittadino albanese A.G., nato nel 1976, residente in città, con precedenti reati contro il patrimonio e la persona e inerenti gli stupefacenti.
Nella tarda mattinata dell’altro ieri una pattuglia della locale Sezione Polizia Stradale ha notato lungo il raccordo autostradale, in comune di Duino Aurisina (Trieste), sopraggiungere ad alta velocità ed effettuare sorpassi sia a destra che a sinistra un’autovettura intestata a una ditta di ponteggi di Trieste. Gli operatori si sono messi all’inseguimento del veicolo e il conducente, incurante dei ripetuti alt dati, all’altezza dell’uscita di Sistiana svincolava e si immetteva nella circolazione ordinaria, entrando in quel centro abitato a velocità elevata.
Giunto a un incrocio intasato di traffico, egli ha impegnato contromano una rotonda e, dopo aver causato un incidente con un’altra autovettura, continuava la fuga.
Sul luogo del sinistro si portava un’altra pattuglia della locale Sezione Polizia Stradale per i rilievi e per prestare i primi soccorsi agli occupanti, una famiglia composta da una giovane coppia e il loro figlio di quattro mesi, rimasto fortunatamente illeso. I genitori, invece, sono stati trasportati presso le strutture sanitarie riportando entrambi contusioni e traumi guaribili in sette giorni.
Nel frattempo la vettura in fuga, tallonata dagli operatori, continuava la corsa con manovre spericolate fino a quando, imboccata una via a fondo cieco, collideva contro il muro di recinzione di un’abitazione.
Sceso dal mezzo, il conducente ha tentato di fuggire, ma è stato poco dopo bloccato a fatica dagli agenti.
Una volta identificato, l’uomo e l’automobile sono stati perquisiti. Nel suo portafogli è stata rinvenuta una patente albanese a lui intestata, risultata successivamente falsa, e sequestrata.
Dopo le formalità di rito, è stato associato presso la locale Casa circondariale e messo a disposizione della Procura della Repubblica.