È stato tratto in arresto in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P., su richiesta della Procura della Repubblica, a seguito di articolate indagini svolte dalla locale Squadra Mobile
Un pericoloso stalker è stato tratto in arresto in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P., su richiesta della Procura della Repubblica, a seguito di articolate indagini svolte dalla Squadra Mobile di Trieste.
Terminata la relazione sentimentale, R. C., classe 1956, ha dato avvio a una vera e propria opera di persecuzione studiata e mirata non solo nei confronti della ex convivente, ma anche di tutti coloro i quali hanno avuto contatti, anche professionali, con la stessa, la quale in ben due occasioni è stata costretta ad interrompere il rapporto di lavoro a causa della estenuante pressione esercitata, anche a mezzo di minacce, dall’indagato nei confronti dei datori.
Tali condotte hanno avuto inizio sin dal giugno del 2016 e si sono protratte fino al marzo corrente, culminando con una chiara minaccia per l’incolumità della vittima in occasione dell’imminente compleanno.
Dopo la fine della relazione, l’uomo, artigiano in pensione, in una sorta di delirio finalizzato a dominare ed esercitare il pieno controllo della vittima, ha posto in essere una escalation di condotte che hanno di fatto determinato la donna a modificare le proprie condotte di vita, cagionando grave e perdurante stato di ansia e di paura, oltre che fondato timore per la propria ed altrui incolumità.
L’indagato, anche offendendo l’onore ed il decoro della ex partner, ha inviato una pluralità di lettere e scritti non solo alla medesima, ma anche presso i luoghi di lavoro, fino ad affiggere nei pressi dell’abitazione, all’interno del condominio e, addirittura, alla fermata dell’autobus, missive ingiuriose con epiteti estremamente volgari.
Sono stati reiterati, altresì, i pedinamenti e gli appostamenti anche presso i locali dove la donna lavorava, nonché continue le sortite notturne sotto casa, in occasione delle quali suonava con insistenza il campanello, impedendo alla ex convivente di riposare.
Nonostante il decorso del tempo, l’indagato ha incrementato i sentimenti di livore verso la ex compagna, ideando e portando a termine condotte lesive non soltanto in suo danno, ma anche nei confronti di quanti mantenessero con la stessa rapporti di conoscenza, di lavoro o di frequentazione, con il fine di punirla per il male che la stessa gli avrebbe provocato.
Tali reiterate condotte, peraltro confermate con numerosissima documentazione acquisita agli atti delle indagini, sono state caratterizzate da estenuante ed inaudita gravità, fino a giungere ad una sorta di ultimatum dettato dall’uomo per l’imminente compleanno della vittima.
L’indagato, dopo l’arresto, è stato posto a disposizione della Procura della Repubblica di Trieste che coordina le indagini.