Effettuati nell’ambito dell’operazione “Donota”, gli arresti hanno consentito di effettuare un’incisiva azione deterrente e repressiva ai fini di poter arginare il fenomeno
Nei giorni scorsi, nell’ambito dell’attività volta a contrastare il micro spaccio, la Polizia di Stato di Trieste ha tratto in arresto due cittadini pakistani perché resosi responsabili di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo hashish a minori: Bilal Hazrat, nato in Pakistan l’01.01.1989, e Fayaz Ali, nato in Pakistan il 07.03.1989.
Gli arresti, effettuati nell’ambito dell’operazione “Donota”, hanno consentito nel corso di queste ultime settimane di effettuare un’incisiva azione deterrente e repressiva ai fini di poter arginare il fenomeno.
Nel corso di tale attività la Squadra Mobile alcuni giorni fa aveva stato tratto in arresto il cittadino straniero Ibrahim Afridi, nato in Pakistan il 02.03.1998, in quanto trovato in possesso di gr. 500 di sostanza stupefacente di tipo hashish confezionato in cinque panetti occultati nello zainetto.
lo stupefacente era stato acquistato in un'altra città del nord Italia e portato dall’Afridi nel capoluogo giuliano per poi fornire gli spacciatori attivi sul “mercato” triestino.
L’operazione “Donota” fa seguito e ne costituisce il proseguo di quelle denominate “Molo Audace” e “via Geppa” che - come si ricorderà - avevano consentito rispettivamente l’arresto di undici e sei cittadini afgani, tutti richiedenti protezione internazionale, con l’accusa di spaccio di sostanza stupefacente.
Anche in questo caso, come nelle precedenti operazioni, i tre arrestati erano diventati un punto di riferimento per i consumatori locali soprattutto giovanissimi.
Durante le indagini sono state accertate numerosissime cessioni di droga anche a danno di minorenni, nelle zone centrali di Trieste e nei parchi ed aree gioco di bambini di San Giusto, Montuzza e via Donota, dove gli spacciatori, abbandonati i precedenti luoghi di smercio di cui le operazioni di polizia prendevano il nome, si erano spostati.
L'operazione, oltre all'arresto dei tre pakistani, ha portato al sequestro di numerosissime dosi di droga già confezionante e pronte per la vendita.
L’attività di indagine in merito alla commissione di questo tipo di reati da parte della Squadra Mobile coordinata dalla locale autorità giudiziaria continua al fine di individuare nuovi luoghi di smercio.