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La Polizia cattura tre comisani grazie all’aiuto dei cittadini.

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Erano specializzati in furti in appartamento.

La Polizia di Stato - Squadra Mobile e Commissariato di Comiso - ha eseguito tre provvedimenti di misura cautelare a carico di giovani comisani. In carcere andrà Verzeroli Jacopo nato a Comiso il 14.07.1981 (pluripregiudicato), agli arresti domiciliari D'Angelo Andrea nato a Comiso il 3.11.1987 (pluripregiudicato) e obbligo di dimora per I. P. di anni 19. La Procura della Repubblica di Ragusa, dopo aver valutato i gravi indizi di colpevolezza e le prove raccolte dalla Squadra Mobile di Ragusa e dal Commissariato di Comiso, ha richiesto ed ottenuto dal GIP adeguate misure cautelari a carico dei tre soggetti. Gli investigatori della Polizia di Stato avevano avviato già mesi prima dei furti in abitazione contestati agli indagati, mirate attività d'indagine finalizzate a individuare gli autori di diverse rapine in abitazione commesse ai danni di anziani nella zona di Comiso. Dopo le rapine consumate, i poliziotti assumevano ogni tipo di informazione dalle vittime, dai loro vicini e prelevavano le immagini degli impianti di videosorveglianza. In particolar modo una coppia di fidanzati, avevano notato quei giovani vicino casa mentre si stavano salutando prima che la ragazza facesse rientro in casa. Da qui, i poliziotti avevano richiesto l'intercettazione delle utenze telefoniche in uso agli arrestati, attività che dava subito importanti frutti investigativi. Durante uno dei furti in abitazione, i tre parlavano al telefono e per questo sono rimasti tra le reti della Polizia di Stato. Il piano era quasi sempre lo stesso, uno in macchina, uno faceva da palo ed un altro entrava in casa, spesso salendo, arrampicandosi utilizzando il pluviale o un palo della luce. Proprio in occasione di quel furto in abitazione i tre complici riuscivano a portare via quasi 20.000 euro in contanti e 10.000 euro in monili d'oro. Oltre ai furti in abitazione riscontrati grazie alle attività d'indagine di tipo tecnico, anche la Polizia Scientifica ha fatto la sua parte, difatti in una delle case depredate è stata trovata l'impronta digitale di Verzeroli, colui che aveva sempre il compito di entrare in casa, in quanto molto agile e riusciva ad arrampicarsi con un qualsiasi appiglio. Le misure cautelari oggi eseguite dalla Polizia di Stato sono molto importanti, il frutto di mesi di lavoro per garantire sicurezza ai cittadini, per poter assicurare alla giustizia criminali incalliti che continuano a violare uno dei beni più caro ai cittadini, la propria casa.
24/11/2015

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