Gli animali vivevano in pessime condizioni.
La Polizia di Stato - Squadra Mobile - ha sottoposto a sequestro un'azienda zootecnica ubicata a Ragusa in c/da Pendente in via Pisana, proprio alle spalle di un supermercato ed all'interno del centro città, denunciando per diversi fatti reato L.T.E. nato a Ragusa di anni 44. L'azienda è costituita da un fabbricato rurale strumentale all'azienda ed un terreno di circa 2 ettari con all'interno 57 bovini e 97 ovini. L'intervento della Squadra Mobile ha avuto inizio grazie ad una segnalazione da parte di alcuni residenti della zona. La Polizia di Stato congiuntamente alla Polizia Municipale, ai veterinari dell'Asp, all'Inps ed all'Ispettorato del Lavoro, ha programmato un controllo mirato. All'esito del controllo il proprietario degli animali ha prodotto delle autocertificazioni nelle quali attestava il falso, ovvero che gli animali appartenessero ad un'azienda fantasma mai esistita. Dopo i controlli accurati dei diversi uffici intervenuti, il proprietario è stato denunciato per avere attestato falsamente alle Autorità qualità da lui non possedute, ha impiegato in "nero" un pensionato che si trovava li a svolgere mansioni di allevatore senza alcuna abilitazione e l'intera azienda compresi gli animali sono stati sequestrati con obbligo per il denunciato di allevarli fino a nuove disposizioni dell'Autorità Giudiziaria che procederà alla valutazione dei fatti reato commessi. Durante il controllo sono stati riscontrati inoltre diversi abusi edilizi. Inoltre l'azienda ha creato gravi danni all'ambiente non avendo alcun impianto di smaltimento dei rifiuti. Il proprietario è stato accompagnato negli uffici della Squadra Mobile dove gli agenti della Polizia di Stato hanno notificato i provvedimenti di sequestro e le contestazioni delle violazioni penali. In atto vi sono diversi accertamenti degli uffici intervenuti che nei prossimi giorni potranno contestare altre violazioni, in attesa di poter fare ospitare gli animali in adeguate condizioni.La Polizia sequestra un’azienda zootecnica abusiva.
30/10/2015