NEL 2014 A QUOTA 200 DI SCAFISTI ARRESTATI PER LA SEDE DI RAGUSA.
Dall'inizio dell'anno 2014 e sinora la Polizia Giudiziaria di Ragusa ha arrestato quasi 200 scafisti.
Il tutto in un quadro di sbarchi che, per la sola Pozzallo (RG), ha comportato la gestione di 28.000 non comunitari, di varie nazionalità.
Un lavoro silenzioso delle varie componenti di Polizia (anche della Squadra Mobile di Ragusa) di sovente svolto in un accavallarsi di arrivi, che si svolge senza soluzioni di continuità anche la notte, fuori dai clamori mediatici degli attimi di sbarco.
Occorre, infatti, accellerare gli accertamenti dovendosi poi (a richiesta degli organo Superiori) organizzare le ripartenze dei richiedenti asilo, per altre sedi.
In poche ore necessita che le varie componenti specializzate interagiscano:
- l'ufficio Polstato dell'Immigrazione deve dare un nome ed una nazionalità alle moltitudine di immigrati; deve anche individuare i minori; non può trascurare di intercettare chi per nazionalità è da respingere o espellere dal territorio italiano;
- l'ufficio Minori della Questura deve affidare chi non è maggiorenne ad un tutore;
- la Polizia Scientifica deve spasmodicamente tentare di foto segnalare quanti più immigrati, prima della loro redistribuzione sul territorio italiano;
- nel contempo la Polizia Giudiziaria deve d'urgenza individuare gli scafisti e raccogliere le testimonianze di quanti oggetto di tratta da offrire alle A. G..
Un lavoro incessante ormai reiterato per Ragusa dal 2012, senza clamori: per il 2014 28.000 arrivi; 193 arresti di scafisti; più di 600 testimoni; per il 2014 ben 1754 tra respinti e/o espulsi e/o trattenuti; ben 1803 i minori trattati.
Quindi quello delle varie componenti della Polizia di Stato, un lavoro certosino.
Utile comunque per proseguire ulteriori corpose indagini sulle organizzazioni criminali di tratta quali ad esempio quella di recente gestione della DDA di Catania, per l'annegamento / strage di più di 500 persone a sud delle isole Greche, con individuazione di due degli organizzatori del viaggio della morte.
Utile anche per offrire ai Superiori Organi, ma anche ai gruppi di intelligence Frontex operanti in Pozzallo, continui elementi di riscontro sui nuovi percorsi e sulle vie di esodo, così come sui luoghi e/o centri illeciti di raccolta presso le coste di altre Nazioni, ove vengono ad organizzarsi le partenze.