Vittoria: un arresto per sfruttamento della prostituzione
La Polizia di Vittoria dopo laboriose indagini coordinate dalla Procura delle Repubblica presso il Tribunale di Ragusa ha arrestato un cittadino rumeno, per avere costretto la propria fidanzata a prostituirsi.
L'attività investigativa ha avuto inizio nell'agosto del 2013 quando una ragazza romena, accompagnata dalla madre, si è recata al Commissariato di Pubblica Sicurezza ed ha denunciato di essere costretta, dal suo fidanzato, a dedicarsi alla prostituzione.
Col coordinamento della Procura di Ragusa sono state avviate le attività di indagini con pedinamenti, osservazione e intercettazioni telefoniche.
Dalle indagini è emerso che il protettore, si intrometteva nelle conversazioni tra la donna ed i "clienti" per stabilire la tariffa, consentiva prestazioni solamente ad italiani e obbligava la donna ad effettuare almeno cinque prestazioni al giorno, senza potersi discostare dai suoi ordini e dai prezzi dallo stesso determinati per ogni singola prestazione sessuale.
Il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Ragusa accogliendo le richieste della Procura della Repubblica fondate sul corposo fascicolo d'indagini svolte dalla Polizia di Vittoria riteneva la condotta del rumeno idonea ad integrare gli estremi del vero e proprio sfruttamento, dato che, oltre ad organizzare e sovrintendere agli incontri sessuali della donna, il "protettore" ne conseguiva anche il ricavato, traendo dallo stesso i mezzi del proprio sostentamento.
Per tali motivi si applicava al soggetto la misura della custodia cautelare in carcere per i reati di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione aggravato dall'uso della violenza e minaccia.
