Tragedia di Pasqua scongiurata. Bloccato dagli agenti con il fucile in mano mentre era pronto a fare fuoco contro i poliziotti. In casa sequestrate altre armi e droga.
Sabato scorso, intorno alle ore 19.50, in Contrada Canicarao un uomo ha telefonato al 113 riferendo che il fratello, S. G., comisano, classe 1940, aveva appena tentato di ucciderlo sparandogli contro dei colpi di arma da fuoco ferendolo.
La Volante del Commissariato si è quindi immediatamente recata sul posto e la vittima spiegava agli Agenti che la discussione, poi degenerata, era iniziata per futili motivi riconducibili ad un prestito ancora non restituito. S. G., al culmine del contrasto, è entrato in casa, ha imbracciato un fucile ed ha quindi raggiunto il fratello maggiore, che abita poco distante a bordo della sua auto, tentando di ucciderlo esplodendo numerosissimi colpi all'indirizzo del fratello (alla fine sono state trovate ben sette cartucce esplose) che per fortuna, è rimasto ferito solo lievemente alla mano.
Altre pattuglie di Polizia nel frattempo confluivano sul posto, in particolare gli uomini della Polizia Giudiziaria del Commissariato e della Squadra Mobile di Ragusa che erano state allertate per la ricerca di S. G. che nel frattempo si era allontanato. Sul posto i poliziotti hanno subito notato un uomo sulla terrazza e lo hanno invitato a scendere, qualificandosi come agenti di Polizia.
L'uomo ha fatto credere di voler scendere e si è quindi allontanato dalla terrazza. In realtà era rincasato per imbracciare ancora una volta il fucile che, pochi istanti dopo, ha puntato contro agli agenti, distanti da lui appena 10 metri. I Poliziotti intervenuti si sono gettati prontamente a terra e riparati dietro alcune siepi e, favoriti dall'oscurità della sera e dall'assenza di illuminazione, sono riusciti ad eludere il tentativo di colpirli da parte di S. G. che intanto continuava nella frenetica ricerca dei poliziotti ripetendo più volte, testualmente,: "poliziotti fatevi vedere che vi sparo".
Approfittando dell'arrivo di un altra volante con i lampeggianti accesi, e sfruttando un attimo di distrazione dello stesso S.G., i poliziotti, rimasti fino a quel momento nascosti si sono lanciati contemporaneamente addosso all'uomo, raggiungendolo alle spalle e bloccandolo. Il medesimo è stato associato presso la casa circondariale di Ragusa ed accusato di tentato omicidio, resistenza e minacce gravi a Pubblico Ufficiale, possesso, ai fini di spaccio, di sostanza stupefacente e porto abusivo di arma da fuoco.
Va evidenziata la freddezza e la capacità operativa dei poliziotti intervenuti che con sprezzo del pericolo e alto senso del dovere sono riusciti nell'intento di immobilizzare l'uomo nonostante fosse armato e pronto a far fuoco contro di loro, senza far ricorso all'uso delle armi in dotazione.