Continuano i servizi di pattugliamento condotti dall’Ufficio Volanti della Questura di Ragusa, estesi anche alle campagne della periferia e finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio.
Proprio durante l’azione di contrasto ai furti, a seguito della segnalazione di persone sospette, pervenuta al 112NUE, due equipaggi dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, si sono prontamente portati nelle campagne adiacenti al Castello di Donnafugata.
La tempestiva e simultanea azione delle due Volanti ha permesso di cinturare la zona e sorprendere all’interno di un terreno tre soggetti mentre raccoglievano carrube dagli alberi. I tre non hanno avuto minimamente modo neanche di tentare una disperata fuga.
Diversi già i sacchi pieni, nascosti dietro un muretto a secco e pronti per essere caricati in macchina.
Da subito i tre, un cinquantaquattrenne di Comiso e due cittadini rumeni, non sono riusciti a giustificare compiutamente la loro presenza in quel fondo, iniziando ad accampare varie versioni che si contraddicevano fra loro.
I sospetti dei poliziotti sono stati fugati quando è arrivato sul posto il proprietario del terreno che ha confermato l’attività furtiva da parti dei tre soggetti sorpresi.
Pertanto, recuperato il quantitativo di carrube già raccolte, i tre sono stati accompagnati presso gli Uffici della Questura di Ragusa per procedere alla loro completa identificazione.
Nel contempo i polizotti componenti dell’altro equipaggio, dopo aver dato ausilio ai colleghi hanno continuato a perlustrare attentamente la zona con la finalità di scongiurare ulteriori azioni furtive e individuare eventuali complici.
Ed infatti, la caparbia degli agenti ha portato, di lì a poco, a sorprendere, in un fondo attiguo, la presenza di altri due soggetti, originari della provincia di Catania e di Caltanissetta, mentre erano intenti a raccoglie i frutti del carrubo.
Uno dei soggetti, già con precedenti specifici, ha iniziato ad accampare ipotetiche autorizzazioni del tutto sconfessate all’arrivo del proprietario del fondo che anche in questo caso ha confermato la natura furtiva in atto da parte dei due.
All’esito delle due distinte operazioni sono state recuperate più di mezza tonnellata di carrube, depredate dagli alberi secolari e già pronte per essere smerciate e ricavarne il relativo profitto illecito.
Pertanto, verificate le esatte generalità, C.G. classe 64, residente a Vittoria e B.M. classe 93 cittadino rumeno, E. R. classe 80 cittadina rumena, B.R. classe 64, G.P. classe 60 residenti a Comiso sono stati tutti dichiarati in stato di arresto per furto aggravato in concorso e come disposto dal Pubblico Ministero di turno sottoposti alla misura coercitiva degli arresti domiciliari.
Più di seicento chilogrammi di carrube sono state restituite al legittimo proprietario.
A seguito di successiva udienza il Gip del Tribunale di Ragusa ha convalidato tutti gli arresti.