A seguito dell’episodio di danneggiamento della nota scalinata di San Giovanni, che ha suscitato parecchio scalpore nonché sdegno e condanna da parte dell’opinione pubblica soprattutto nello storico quartiere di Modica Alta, la Polizia di Stato ha denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minori di Catania tre giovani per aver appunto danneggiato, arrecando grave danno economico, mediante imbrattamento, la parte alta della scalinata storica della Chiesa di San Giovanni in Modica Alta, edificio di interesse storico.
I tre, dopo avere prelevato nr. 7 contenitori in plastica da 5 litri cadauno contenenti olio domestico esausto posti sulla pubblica via (ivi ubicati per essere recuperati per lo smaltimento da ditta incaricata) avevano versato l’intero contenuto nella parte alta della citata scalinata imbrattando e deturpando l’aspetto delle due rampe superiori, arrecando grave danno alla scalinata in pietra.
Dopo la denuncia presentata nella mattinata del 7 aprile u.s., presso questi Uffici di Polizia dal parroco della chiesa di San Giovanni di Modica Alta, venivano svolte le prime indagini che sull’immediato portavano ad identificare colui che aveva lasciato l’olio incustodito. Lo stesso veniva deferito alla Procura della Repubblica di Ragusa per la violazione dell’art. 256 D.Lgs 152/2006.
Il personale del Commissariato di Modica, nei giorni successivi, proseguiva nelle indagini acquisendo il nome di battesimo di uno dei tre possibili autori del danneggiamento, peraltro residente in luogo non distante dalla citata chiesa.
Gli ulteriori accertamenti svolti nonché le prove acquisite facevano sì che il giovane, posto di fronte alle sue responsabilità, ammettesse di essere stato responsabile dell’azione delittuosa in correità con altri due coetanei.
Tutti venivano resi edotti delle loro responsabilità penali e deferiti alla competente Procura per Minori per la violazione degli artt.110, 61 commi 1° e 7°, 639 comma 2 c.p.