Nell’ambito dei servizi predisposti per reprimere il diffuso fenomeno delle violazioni sanitarie in materia di vendita ambulante di alimenti, durante il fine settimana appena trascorso la Polizia del Commissariato ha fermato a Modica un venditore ambulante vittoriese che a bordo di un’autovettura Fiat Doblò trasportava generi alimentari di facile deperibilità, per la vendita al dettaglio in questo comune.
L’ambulante, che risultava sprovvisto di licenza di vendita ambulante e delle necessarie autorizzazioni sanitarie, all’interno del bagagliaio del proprio mezzo trasportava alla rinfusa alimenti di vario genere, senza le previste precauzioni per la corretta conservazione al fine di evitarne la deperibilità. Inoltre la maggior parte dei prodotti alimentari risultavano privi di etichette che ne attestassero la provenienza e la data di scadenza. Per quasi la totalità dei prodotti alimentari trasportati il venditore non riusciva a dimostrarne la lecita provenienza, fatta eccezione per alcuni salumi acquistati presso un supermercato di Modica, di cui esibiva lo scontrino, che aveva privato dell’involucro per rendere più credibile agli occhi degli acquirenti la loro provenienza da aziende locali. A seguito di quanto riscontrato l’ambulante veniva accompagnato presso gli uffici del Commissariato dove veniva denunciato all’Autorità Giudiziaria anche per il reato di ricettazione.
I controlli specifici sugli alimenti trasportati venivano eseguiti con la collaborazione del personale del Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione dell’ASP 7, che veniva chiamato in ausilio, al termine dei quali emergeva che il mezzo e l’attività esercitata dal venditore risultavano privi della prescritta registrazione sanitaria prevista dal regolamento CE e che gli alimenti, vino, olive, salumi e formaggi venivano trasportati in contenitori non idonei e privi di protezione per evitare inquinamenti atmosferici e lasciati a temperatura ambiente. Per tale motivo tutta la merce trasportata dall’ambulante è stata posta in sequestro.
Oltre agli effetti giuridici di natura penale di cui l’ambulante dovrà rispondere in relazione al reato di ricettazione e della Legge 283/62. Allo stesso è stata comminata la sanzione amministrativa dell’ammontare di 3.000 euro per non aver ottemperato alle dovute comunicazioni all’asp dell’avvio dell’attività