La Polizia di Stato - Squadra Mobile – ha tratto in arresto F.A. cittadino ghanese in esecuzione di misura cautelare in carcere emessa dal Tribunale Ibleo su richiesta della Procura della Repubblica di Ragusa.
L’uomo è accusato di violenza sessuale ed evasione.
Nel mese di febbraio 2018 il ghanese, veniva tratto in arresto in flagranza di reato dalla Squadra Volanti della Polizia di Stato intervenuta poiché la ex compagna era stata da lui aggredita e minacciata con un grosso coltello.
La vittima veniva subito accolta negli uffici della Squadra Mobile dove presentava formale querela per i fatti accaduti e per i continui maltrattamenti subiti.
Il Giudice per le Indagini Preliminari convalidava l’arresto e sottoponeva l’uomo violento alla misura degli arresti domiciliari.
Il ghanese non curante degli obblighi imposti dal Giudice, in più occasioni, evadeva dagli arresti domiciliari per recarsi presso l’abitazione della compagna. Il soggetto entrava da una finestra rotta e una volta all’interno abusava sessualmente della donna che opponeva un fermo rifiuto in quanto aveva deciso di troncare la relazione.
La vittima ha narrato diversi episodi gravissimi, in cui è stata, costretta ad accettare inaudite violenze ed a non chiamare la Polizia sotto la minaccia di essere uccisa.
A seguito di un referto medico giunto dal pronto soccorso di Ragusa, gli investigatori della Squadra Mobile hanno contattato la donna invitandola in ufficio.
Rassicurata ha raccontato di essere stata più volte vittima di violenza sessuale, il tutto mentre l’ex compagno era agli arresti domiciliari in un’altra casa, segno che evadeva solo per andare ad abusare di lei.
La Squadra Mobile informava tempestivamente il Pubblico Ministero, titolare delle indagini che poche ore dopo richiedeva l’aggravamento della misura cautelare.
Il Giudice per le Indagini Preliminari emetteva un provvedimento di custodia cautelare in carcere in luogo della misura meno grave degli arresti domiciliari.
Ieri, dopo poche dall’aver ricevuto il dispositivo, gli uomini della Squadra Mobile di Ragusa rintracciavano in un’abitazione del centro storico del capoluogo ibleo, il ghanese, conducendolo presso gli uffici della Polizia Scientifica in Questura a Ragusa al fine di identificarlo compiutamente, per poi accompagnarlo in carcere.