Nonostante gli inviti alla cautela sulle transazioni on-line ancora numerose persone cadono vittima delle truffe informatiche di persone senza scrupoli.
Per arginare tale fenomeno, sulla base delle direttive del Questore di Ragusa Salvatore La Rosa, l’attività del Commissariato di Modica, orientata anche a reprimere i reati commessi sulla rete, ha permesso di individuare e deferire all’Autorità Giudiziaria ben otto persone (5 uomini e 3 donne) autori / autrici di truffe commesse utilizzando la rete informatica, in violazione degli articoli 640 e 640 ter del codice penale.
In ben due casi le vittime sono state raggirate da cittadini di Hong Kong, per l’acquisto di un paio di scarpe da 100 euro in un caso e di un telefono cellulare di quasi 400 euro nel secondo caso.
In un’altra occasione la vittima della truffa ha pagato 150 euro per l’acquisto di una consolle di videogiochi utilizzando un sito web di acquisti on line; purtroppo il venditore non ha mai adempiuto al suo onere di spedizione raggirando l’acquirente. Le indagini svolte dal Commissariato di Modica hanno portato ad identificare e denunciare tre persone di Cosenza, padre, figlio ed una donna senza legami di parentela con i due. Numerosissimi i precedenti specifici dei tre soggetti, abituati a delinquere e truffare dei malcapitati.
In un’altra occasione la vittima della truffa è stata raggirata per l’acquisto di una centralina del gas per autovettura; Anche in questo caso l’autore della truffa è originario della provincia di Cosenza, di 33anni, ma di fatto incensurato.
Più pesante l’onere economico della truffa che ha riguardato un utente residente a Modica il quale, attraverso un altro noto sito di vendita di oggetti on-line, avviava le procedure per l’acquisto di un motore marino del valore di oltre 1000 euro. Anche in questo caso il truffatore, natio di Ancona ma residente a Merano, di 37 anni, è stato smascherato e denunciato dalla Polizia di Stato per truffa.
Un altro cittadino modicano è stato invece truffato per l’acquisto di un overboard del valore di oltre 150 euro; anche in questo caso la truffatrice, una ventiquattrenne di Tivoli, è risultata immune da precedenti specifici.
Ancora, è invece una donna di Parma la responsabile del reato di cui all’art 640 C.P. per una finta vendita di un hard disk esterno del valore di circa 60 euro.
Per ultimo un uomo di Ascoli Piceno, del 1991, con precedenti per truffa, lesioni, minacce, molestie, ha raggirato un utente di Ragusa interessato all’acquisto di un videogioco; l’oggetto in questione, del valore di circa 50 euro, veniva formalmente acquistato ma mai realmente consegnato alla vittima alla quale non restava che sporgere querela presso questi uffici di Polizia.
A seguito della segnalazioni ricevute, la Polizia del Commissariato di Modica ha avviato attività d’indagine che hanno portato, in breve tempo, ad identificare e deferire gli autori del reato oltre che, ovviamente, ad accertare la loro responsabilità per i fatti ascritti.
Le denunce sporte dalle persone vittime di tali truffe hanno messo in moto personale specializzato della Polizia di Stato nell’individuazione degli autori di questi reati. Si invita sempre l’utenza alla massima cautela nella verifica degli acquisti on-line, utilizzando i siti che offrono maggiori garanzie di protezione contro le truffe, verificando l’identità del venditore, usando riscontri sui feedback dello stesso ed usando forme di pagamento protette.