84 i fermati nel 2017 (6 minori); 200 i fermati del 2016 (29 minori).
La Polizia a seguito dello sbarco di ieri ha raccolto gravi indizi di colpevolezza a carico di un cittadino gambiano e uno nigeriano.
In data 28.09.2017, la nave “Luigi DATTILO” CP 940 eseguiva le operazioni di trasbordo di un totale di 292 migranti di varie nazionalità fino al porto di Pozzallo.
Gli uomini della Polizia di Stato - Squadra Mobile Questura di Ragusa - con la partecipazione di un’aliquota della Capitaneria di Porto, una della Guardia di Finanza di Pozzallo ed una dei Carabinieri hanno sottoposto a fermo di Polizia Giudiziaria i due scafisti che avevano pilotato i gommoni.
Ancora una volta grazie all’aiuto degli interpreti, i testimoni si sono confidati con i poliziotti dichiarando quanto accaduto durante il viaggio.
Al termine dell’escussione dei testimoni, è stato possibile raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dei due centro africani che avevano raggiunto accordi con i libici per condurre le due imbarcazioni.
Al termine delle indagini, gli scafisti sono stati associati presso la casa circondariale di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria iblea competente territorialmente.
Le indagini condotte dalla Polizia Giudiziaria, hanno permesso anche questa volta di sottoporre a fermo di indiziato di delitto il responsabile del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Al termine dell’Attività di Polizia Giudiziaria, coordinata dalla Procura della Repubblica di Ragusa, gli investigatori hanno infatti ristretto gli scafisti che dopo le formalità di rito e l’identificazione da parte della Polizia Scientifica sono stati condotti presso il carcere di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria Iblea impegnata in prima linea sul fronte immigrazione.
Nel 2017 sono 84 gli scafisti fermati in provincia di Ragusa. Lo scorso anno sono stati arrestati 200 scafisti dalla Polizia Giudiziaria. Inoltre, sono in corso numerose attività in collaborazione con le altre Squadre Mobili siciliane della Polizia di Stato (coordinate dal Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine) al fine di permettere scambi informativi utili per gestire indagini sul traffico di migranti dalle coste straniere a quelle Italiane.