Alle ore 03:10 del giorno 06.09.2017 la nave “Open Arms” soccorreva un’imbarcazione in difficoltà di navigazione con a bordo 118 migranti di varie nazionalità. Successivamente effettuava il salvataggio di un’altra imbarcazione. Dopo aver concluso le operazioni di trasbordo, l’unità di soccorso si dirigeva verso il porto di Pozzallo, ove giungeva l’08.09.2017. Le operazioni di sbarco non hanno fatto registrare criticità ed è stata prestata la massima attenzione verso i soggetti che avevano bisogno di cure mediche, in particolar modo diverse donne incinte e minorenni. Il lavoro degli agenti della Polizia è sempre molto difficile in quanto bisogna far conciliare le esigenze di ordine pubblico, quelle di Polizia Giudiziaria ed ovviamente l’assistenza ai migranti appena sbarcati che resta prioritaria. Il Funzionario della Polizia di Stato, dirigente del servizio di Ordine e Sicurezza Pubblica, con a disposizione decine di uomini, ha dovuto poi coordinare le immediate partenze, i trasferimenti dall’Hot Spot ad altre regioni di centinaia di migranti, in piena sinergia con i funzionari della Prefettura che coordinano la “macchina” dell’accoglienza. Alle procedure hanno partecipato 30 Agenti della Polizia di Stato ed altri uomini appartenenti alle Forze dell’Ordine ed all’Esercito Italiano, così come gli Enti inviati dalla Prefettura di Ragusa, Protezione Civile, Croce Rossa Italiana e medici dell’A.S.P. per le visite mediche.
Gli uomini della Polizia di Stato - Squadra Mobile Questura di Ragusa - con la partecipazione di un’aliquota della Guardia di Finanza ed una dei Carabinieri, hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto uno scafista e denunciato un minore: si tratta di un Senegalese e di un Gambiano di 17 anni.
La Squadra Mobile ha inoltre catturato un marocchino sbarcato ieri che aveva vissuto in Italia per tanti anni commettendo diversi reati. A seguito dei processi a suo carico era stato giudicato colpevole più volte e doveva espiare ancora una pena di mesi 8. L’identificazione compiuta grazie al rilevamento delle impronte digitali ha permesso di avere certezza delle sue generalità e per questo è stato condotto in carcere.
Nel 2017 sono 76 gli scafisti fermati in provincia di Ragusa. Lo scorso anno sono stati arrestati 200 scafisti dalla Polizia Giudiziaria. Inoltre, sono in corso numerose attività in collaborazione con le altre Squadre Mobili siciliane della Polizia di Stato (coordinate dal Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine) al fine di permettere scambi informativi utili per gestire indagini sul traffico di migranti dalle coste straniere a quelle Italiane.