La Polizia di Stato – Squadra Mobile – denuncia A.A. gelese di anni 15, per furto in abitazione di ciclomotore.
Gli investigatori della Squadra Mobile di Ragusa sono stati contattati dalla vittima del furto, un giovane ragusano, che aveva subito il reato a Marina di Ragusa durante le ferie estive.
Il ragazzo aveva presentato formale denuncia indicando tra le altre cose un impianto di videosorveglianza sito vicino al luogo del furto.
La diligenza della vittima è subito servita agli investigatori che hanno esaminato le immagini e mediante l’utilizzo di speciali software, i poliziotti sono riusciti a risalire ad un numero di targa del complice che accompagnava il ladro.
Uno dei due indossava il casco l’altro no, pertanto le indagini si concentravano su questo giovanissimo ragazzo a volto scoperto.
Dall’incrocio dei dati estrapolati dai sistemi d’indagine informatici è stato possibile riconoscere il minore.
I due giovanissimi autori del reato (uno ancora è da individuare) hanno fatto ingresso in un residence di Marina di Ragusa, abitato prevalentemente in estate: una volta dentro le pertinenze di un’abitazione hanno rotto il bloccasterzo in pochissimi secondi, così da portare via il motorino senza neanche accenderlo, bensì spingendolo grazie all’uso di un altro scooter, così come ripreso dalle telecamere.
Gli autori del reato provenivano da Gela a bordo di un scooter; dopo aver spinto il ciclomotore rubato in una zona isolata, lo hanno smontato e messo in moto per poi fare rientro a Gela.
Ieri i poliziotti della Squadra Mobile si sono recati presso l’abitazione di Gela per formalizzare la denuncia del minore e questi, accompagnato dal padre, ha subito ammesso le proprie responsabilità riconsegnando lo scooter agli investigatori.
Immediatamente è stata contattata la vittima che è potuta rientrare in possesso dello scooter dopo meno di 48 ore dal furto.
Le indagini della Squadra Mobile di Ragusa, con l’ausilio del Commissariato di Gela, hanno permesso di individuare uno degli autori del reato e proseguiranno per accertare l’identità del secondo, in quanto il minore non ha voluto fornire alcuna indicazione sul complice.
“La Polizia di Stato grazie all’immediata denuncia della vittima del reato ha potuto avviare le indagini al fine di risalire agli autori del reato, in questo caso due giovanissimi gelesi in trasferta a Marina di Ragusa. Utilissima l’indicazione da parte della vittima della presenza di impianti di videosorveglianza nei luoghi dove si era consumato il delitto”.