La Polizia a seguito dello sbarco di ieri 11 u.s., di 389 migranti ha raccolto gravi indizi di colpevolezza a carico di due cittadini stranieri.
Gli uomini della Polizia di Stato - Squadra Mobile Questura di Ragusa - con la partecipazione di un’aliquota della Guardia di Finanza ed una dei Carabinieri, hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto gli scafisti indicati dai migranti.
Le indagini sono state celeri grazie alla piena collaborazione dei passeggeri migranti che si trovavano a bordo dei gommoni condotti dagli scafisti.
I testimoni hanno riferito che gli scafisti non erano insieme a loro nelle c.d. connection house, ovvero i capannoni in Libia dove vengono stipati i migranti prima della partenza, segno dell’accordo con le organizzazioni libiche.
Gli scafisti sono soliti raggiungere accordi con gli organizzatori libici dei viaggi verso l’Italia, ovvero in cambio di poche centinaia di dollari o di un viaggio gratis, si assumono la responsabilità di comandare il natante senza, spesso, alcuna conoscenza della rotta.
Dopo aver raccolto tutte le testimonianze, gli scafisti sono stati condotti in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria iblea.
Oltre ai due scafisti, gli uomini della Squadra Mobile unitamente agli uomini della Polizia Scientifica hanno rintracciato due nigeriani che erano stati espulsi anni addietro, a mezzo aereo dopo le procedure amministrative avviate nei loro confronti.
Grazie agli accertamenti fotodattiloscopici è stato possibile accertane l’identità e pertanto sono stati arrestati. Gli stessi saranno nuovamente espulsi al momento della loro scarcerazione.