Operazione "Touch and go"
Nel corso della mattinata odierna, a Gela (CL), gli Agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Comiso e i Carabinieri della Compagnia di Ragusa, al termine di laboriose indagini coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, hanno dato esecuzione a quattro ordinanze di applicazione della misura cautelare in carcere nei confronti di S.G. (gelese, classe 1985), M.S.N.M. (di Caltagirone, classe 1990), C.F. (gelese, classe 1989) e C.V. (gelese, classe 1986), tutti pregiudicati.
I quattro sono stati individuati quali responsabili dei furti avvenuti presso Comiso e Santa Croce Camerina lo scorso dicembre 2015 ai danni di otto autovetture, due furgoni, un motociclo di grossa cilindrata, tre motocicli da cross e trenta colli direte metallica.
In più occasioni gli stessi, aggirandosi per le strade di Santa Croce Camerina e di Comiso, perpetravano i furti in ore notturne travisati con cappucci di felpe e berretti. Nel corso delle indagini è emerso che i malviventi davano inizio alla loro azione criminosa dapprima cercando di aprire i veicoli, per poi spostarli a mano lontano dalle abitazioni, in modo da non provocare rumori che destassero sospetto, ed una volta al sicuro li mettevano in moto per portarli via. Il motociclo invece è stato trainato dall'autovettura usata dai malviventi per arrivare a Santa Croce Camerina, fino all'uscita della città, ove, in un secondo momento è stato messo in moto e portato via. Dalle indagini effettuate è emerso anche che i ladri depositavano i mezzi rubati in un garage, dove poi venivano smontati per la rivendita delle singole parti. Stesso modus operandi per aprire il garage da dove sono stati portati via i motocicli da cross. Nonostante le accortezze poste in essere dai malviventi, la Polizia di Stato e i Carabinieri riuscivano ad intercettare ed analizzare il loro modo di perpetrare i reati tanto da individuare sia le loro generalità che i loro spostamenti.
Il lavoro sinergico di Polizia e Carabinieri avvalendosi anche dalle risultanze delle intercettazioni telefoniche e delle dichiarazioni fatte da diversi soggetti, ha consentito di individuare gravi indizi di colpevolezza necessari all'emissione della misura cautelare nei confronti di tutti e quattro i soggetti individuati che agivano in concorso tra loro.
I quattro malviventi, tutti già noti alle forze dell'ordine, questa notte, sono stati rintracciati presso le rispettive abitazioni di Gela e dopo le formalità di rito, sono stati associati presso la casa circondariale di Ragusa a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.