Attività della Polizia di Stato
Lo scorso 1 giugno la Polizia di Stato ha effettuato a Viterbo e a Tarquinia mirati servizi finalizzati alla repressione dell’attività di spaccio di droga in provincia. In particolare, personale della Squadra Mobile della Questura di Viterbo e del Commissariato di P.S. di Tarquinia, con l’ausilio del cane “Odina” del Servizio Cinofili di Nettuno della Polizia di Stato, hanno effettuato perquisizioni, sia nel centro cittadino del capoluogo che nelle campagne di Tarquinia.
Complessivamente una persona è stata tratta in arresto, 3 denunciate in stato di libertà, sono stati sequestrati denaro contante per oltre 6mila euro nonché circa 30 grammi di sostanza stupefacente tra cocaina, eroina e hashish. I servizi sono stati disposti dalla Questura di Viterbo con l’ausilio di una unità cinofila antidroga nei luoghi oggetto di attività info-investigativa ed a seguito di specifiche segnalazioni pervenute dai cittadini.
Nello specifico, i poliziotti sono riusciti a recuperare sostanza stupefacente ben celata all’interno della maniglia di un armadio nell’abitazione di un soggetto già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari a Bagnaia. Altre due perquisizioni, poi, sono state effettuate nel centro città di Viterbo nei confronti di soggetti aventi precedenti di polizia in materia di stupefacenti.
Infine, a Tarquinia, in zona “San Pantaleo”, gli Agenti si sono presentati presso il fondo di un residente che aveva segnalato la presenza abusiva di alcuni cittadini di etnia nordafricana. Quando gli operatori si sono recati nel luogo indicato, il cane antidroga ha messo in fuga uno degli abusivi inquilini che veniva prontamente fermato e trovato in possesso di 9 dosi di cocaina e 6 dosi di eroina, pronte per lo spaccio.
Lo straniero, di nazionalità tunisina, è stato sottoposto agli arresti domiciliari su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Civitavecchia che coordina le indagini, per detenzione di sostanza stupefacente, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni provocate ad un poliziotto dopo una violenta colluttazione, nonché, unitamente ad un altro connazionale, per il reato di invasione di terreni. Tutti gli indagati sono stati individuati in fase di indagine preliminare, fatto salvo il principio della presunzione di innocenza.