Attività della Polizia di Stato
Nella serata di ieri, 18 ottobre 2019, gli uomini della Polizia di Stato della Squadra Mobile della Questura di Viterbo hanno proceduto all’esecuzione del Provvedimento di fermo del Pubblico Ministero ex art. 384 C.P.P., emesso nei confronti di due cittadini viterbesi, nati rispettivamente nel 1996 e nel 2000, entrambi gravati da precedenti per reati contro il patrimonio e in materia di stupefacenti.
I predetti sono indagati per tentato omicidio a scopo di rapina, delitti commessi nella serata del 13 ottobre 2019, in via della Pettinara a Viterbo, in danno di un cinquantacinquenne di Orvieto, privo di precedenti: in concorso tra loro, da prima gli sferravano a tradimento un fortissimo pugno al volto, facendolo così stramazzare a terra privo di sensi per poi rapinarlo del denaro che aveva con sé, e prima di andarsene, con la vittima già esanime a terra, sferravano un altro calcio alla testa.
Sulla base degli approfondimenti investigativi compiuti dagli investigatori della Polizia di Stato di Viterbo è emerso che i due soggetti autori dei delitti di cui sopra, ripresi dalla telecamera di videosorveglianza di un esercizio pubblico sito in via della Pettinara all’atto di compiere l’aggressione e la contestuale rapina, sono risultati compatibili per fisionomia e corporatura ai due sunnominati, già noti in ambito viterbese per l’attitudine alla commissione di reati predatori con modalità violente.
Giusto decreto concesso dall’A.G. procedente, si è proceduto a perquisizione personale e locale a carico dei sospettati, atto che ha fornito esito positivo in ordine al rinvenimento degli indumenti indossati dai predetti nel corso del citato evento delittuoso, nonché riguardo a contenuti presenti sui cellulari degli stessi, da cui sono emersi inoppugnabili indizi di colpevolezza a carico dei due.
Informato di ciò il P.M., questi ha proceduto all’interrogatorio degli stessi, all’esito del quale vi è stata una piena confessione che ha confermato la ricostruzione dei fatti compiuta con l’attività investigativa.
Il P.M. ha quindi emesso contestuale Decreto di Fermo, eseguito dalla Squadra Mobile, in attuazione del quale gli indagati sono stati associati al locale Istituto di Pena “Mammagialla”.