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Viterbo: crolla il numero dei reati grazie alla prevenzione

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Polizia di Stato

Crolla il numero dei reati, cresce quello dei controlli. Diminuiscono gli arresti, aumentano le pattuglie sul territorio. Ma non chiamatela coincidenza. Per il Questore di Viterbo, Lorenzo Suraci, tutto ciò ha un solo nome: prevenzione.

“A dirlo non sono io – sottolinea Suraci -. I numeri parlano da soli. Secondo i dati interforze, nel 2014 nella Tuscia sono stati riscontrati 10.903 illeciti di vario tipo. Nel 2015 il dato è vertiginosamente calato a 7.599. Nel 2016, infine, i parziali aggiornati al 31 ottobre si fermano a quota 6.674 reati”.

Un risultato importante che non avrebbe quasi bisogno di ulteriori spiegazioni, se non l’analisi di quello che è stato fatto per renderlo possibile.

“Abbiamo insistito il più possibile sulla prevenzione – spiega il questore -, rafforzando l’impegno dei nostri uomini tutti i giorni dell’anno, con particolare attenzione ai periodi più “caldi” per via di alcune manifestazioni che richiamavano gente in città. Penso ad esempio a Caffeina, nella sua versione sia estiva che invernale, alla festività di Santa Rosa o, per allontanarci dal capoluogo, al concerto di Vulci”.

Il numero dei controlli è lievitato, fino quasi a raddoppiare in due anni. “Nel 2014 la polizia ne ha registrati 6.590 – continua Lorenzo Suraci -, 11.300 nel 2015 e quasi 10.200 al 31 ottobre 2016. Il tutto grazie a un giro di vite notevole in ottica prevenzione. Basti pensare che alle due o tre volanti in servizio ogni giorno 24 ore su 24, si aggiungono, in determinati orari di punta, altri due o tre equipaggiamenti”.

Impiego massiccio di personale, dunque, ma anche nuovi sistemi tecnologici al servizio della sicurezza.

“Grazie al sistema Mercurio – spiega il primo dirigente Marina Contino, alla guida della divisione anticrimine – riusciamo a controllare più di mille auto al giorno. Con la semplice lettura della targa, anche mentre il veicolo è in movimento, è possibile scoprire chi non è in regola con l’assicurazione e quant’altro”.

Ma prevenzione, al civico 16 di via Romiti, fa rima anche e soprattutto con comunicazione. Ad ogni livello e per ogni fascia d’età.

“Puntiamo molto sull’educazione – sottolinea la Contino -. Alcuni colleghi dell’Ufficio di Gabinetto si dedicano anima e corpo agli incontri nelle scuole, per combattere lo spaccio di sostanze stupefacenti tra i giovanissimi. La Stradale, invece, cerca di educare il più possibile ai comportamenti corretti dei futuri automobilisti”.

Un altro canale che dà ottimi risultati sul fronte dell’informazione e dell’empatia con i cittadini è senza dubbio Facebook. La pagina della Questura di Viterbo è costantemente aggiornata e curata nei minimi dettagli per fornire consigli, suggerimenti e far conoscere il “lato nascosto” del duro lavoro dei poliziotti.

“Me ne occupo personalmente – racconta Marina Contino – e sono molto contenta di sapere che può essere un mezzo davvero utile alla gente. Lo usiamo per far vedere a tutti come lavoriamo per strada e negli uffici, per le campagne di prevenzione sull’abbandono degli anziani e degli animali, ma anche per mettere in guardia gli utenti dalle truffe, specialmente quelle informatiche, visto che si tratta di notizie che viaggiano proprio in Rete”.

I risultati del mix prevenzione e informazione si vedono. Sia sui dati generali che scendendo nel particolare. Tra il gennaio e l’ottobre del 2016 l’incidenza del reato di stalking è sceso del 37% rispetto allo stesso periodo del 2015.

“Anche qui la prevenzione fa tanto – prosegue il Questore Suraci -. Perché se è vero che gli illeciti di questo tipo non si possono forse prevenire in senso stretto, è altrettanto vero che la nostra azione quotidiana di controllo e repressione scoraggia chi ha cattive intenzioni. Proprio per combattere lo stalking, inoltre, abbiamo ora a disposizione un’arma in più, che è quella dell’ammonimento. Ultimamente in due diverse occasioni ho utilizzato questo strumento nei confronti di due persone ritenute responsabili del reato di persecuzione che non erano state denunciate dalle vittime”.

Un altro impegno che la polizia di Viterbo ha dovuto potenziare nel 2016 è stato quello allo stadio Rocchi. Con il passaggio di categoria della Viterbese dalla Serie D alla Lega Pro anche i sistemi di sicurezza sono saliti di livello. Un cambiamento tutt’altro che banale, gestito alla perfezione dalla questura.

“Mi sono attivato immediatamente già da maggio – racconta Suraci – chiedendo a comune e società di avviare per tempo i lavori necessari per garantire prefiltraggi e videosorveglianza. A settembre era tutto pronto e il campionato è iniziato senza alcuna necessità di deroghe sulla sicurezza. Ogni domenica garantiamo la presenza di un certo numero di uomini allo stadio, molti di più dell’anno precedente. Personale che cresce ancora in caso di partite particolarmente delicate o nelle quali è previsto un pubblico, anche nel settore ospiti, maggiore rispetto alla media”.

Dalla viabilità agli eventi mondani, dalla sicurezza degli utenti di Internet a quella delle fasce più deboli, senza mai dimenticare il pronto intervento in caso di furti o aggressioni di qualsiasi tipo: l’attenzione degli agenti di polizia non cala mai di un millimetro. E l’auspicio è quello di fare del bene, più che di reprimere i reati.

“Proprio poche settimane fa un nostro poliziotto è riuscito a salvare la vita di una persona che aveva avuto un malore gravissimo – conclude il questore – e nel corso dell’anno ci sono stati altri salvataggi di chi stava tentando il suicidio. Tutto questo è possibile grazie ai corsi di aggiornamento, anche sanitari, che tutti i nostri uomini sono tenuti a svolgere periodicamente e all’impegno costante col quale svolgono il loro lavoro. Spiace rendersi conto che la gente spesso non abbia una percezione di sicurezza. E’ ovvio che non arriverà mai il giorno in cui tutti i malviventi saranno eliminati, ma che la Tuscia sia ogni giorno più sicura lo dicono i dati e noi faremo sempre il massimo per migliorare ancora”.


01/01/2017

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