Comportamenti molesti e continui nei confronti di una donna ma viene sottoposto al divieto di avvicinamento.
Le indagini che hanno portato alla misura cautelare a carico di un settantunenne viterbese sono scattate da parte della Sezione Reati Contro il Patrimonio della Squadra Mobile della Questura di Viterbo, quando una donna ha denunciato i ripetuti atti persecutori commessi nei suoi confronti.
La vittima ha infatti riferito che nella scorsa primavera, aveva preso in locazione un appartamento dall’uomo che, quasi da subito, aveva cominciato a farle assillanti domande sulla sua vita privata, con fare sempre più insistente e minaccioso.
Nel luglio scorso la donna, nell’andare a recuperare la propria autovettura parcheggiata sotto casa, notava un pneumatico a terra. Ciò si ripeteva anche qualche giorno dopo quando trovava tutte le ruote inspiegabilmente sgonfie.
L’escalation proseguiva. L’uomo quando incontrava la donna l’offendeva con frasi e parole irripetibili, permettendosi anche pesanti illazioni sulla sua vita privata e del suo compagno. Le molestie continuavano fino a quando l’uomo si spingeva addirittura a dire alla vittima “…come ho bucato la tua macchina buco anche te”.
Alla luce di tutti questi fatti gli uomini della Polizia di Stato della Squadra Mobile della Questura di Viterbo mettevano in atto un serie di attività, condotte anche con l’escussione numerosi testimoni e acquisizioni documentali, tra le quali una dettagliata relazione della Squadra Volante, intervenuta in uno di questi episodi su richiesta della malcapitata.
Tutte le risultanze investigative venivano, quindi, trasfuse da parte dei poliziotti in una dettagliata informativa di reato, inviata all’autorità giudiziaria, sulla base della quale veniva emesso il provvedimento restrittivo: l’uomo non potrà avvicinarsi a tutti i luoghi di lavoro della donna, non potrà avere contatti di nessun tipo con la stessa e dovrà starle almeno a 200 metri distante.