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Operazione taxi driver

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Sezione Polizia Stradale di Vicenza

Si è conclusa nei giorni scorsi una lunga attività di indagine ed accertamento effettuata dalla sezione polizia stradale di vicenza in materia di esercizio abusivo del servizio di taxi. Tale attività, che ha determinato conseguenze di carattere penale ed amministrativo a carico dei responsabili, ha preso il via dagli accertamenti svolti a seguito di un incidente stradale rilevato nel mese di ottobre 2010 nel centro abitato di vicenza e nel quale era rimasto coinvolto un cittadino nigeriano, titolare di una licenza di noleggio con conducente rilasciato dal comune di altavilla vicentina, che trasportava n. 3 militari statunitensi in forza alla caserma "Carlo Ederle". Tale conducente era stato oggetto di diverse querele sporte da tassisti vicentini per lesioni e minacce e causate da diatribe relative al trasporto di militari statunitensi nonchè da altri cittadini centraficani per liti avvenute dinanzi al "gate 2" della citata caserma. Contemporaneamente era giunta presso gli uffici della Sezione Poilizia Stradale la querela a carico di ignoti sporta dal presidente della "CO.TA.VI" (Cooperativa Taxi Vicenza), che lamentava l'esistenza di svariate persone che, pur privi di licenza, eseguivano sistematicamente servizi di taxi a favore di militari americani, in danno di coloro che esercitavano legittimamente tale attività. Tali informazioni hanno portato a ritenere che il citato conducente svolgesse un'attività di taxi abusiva e non di noleggio con conducente e che tale attività illecita/illegittima fosse piuttosto diffusa nella città. Per accertare l'entità del fenomeno sono stati quindi programmati dei servizi di monitoraggio e appostamento dinanzi la Caserma "Ederle": in tal modo è stato accertato che nelle notti del fine settimana, un elevato numero di veicoli privi di insegne (in media una ventina) si avvicendavano nel trasportare i militari in libera uscita, eseguendo numerose "corse" in poche ore. Il servizio era molto ben congegnato; oltre ai veicoli parcheggiati nelle vicinanze del "Gate 2" in viale Della Pace, infatti, veniva individuato un "moviere" (successivamente identificato per u.l.n., 36enne nigeriano) che intercettava i militari in uscita indirizzandoli - quasi sempre in gruppo - verso uno dei veicoli in attesa. I veicoli opportunatamente pedinati raggiungevano i numerosi locali notturni della città che venivano raggiunti per eseguire l'itinerario opposto nel cuore della notte. I veicoli monitorati erano immatricolati per uso privati e quindi non utilizzabili per svolgere attività di trasporto di terzi a scopo di lucro; in ogni caso per dimostrare l'attività illecita si rendeva necessario dimostrare il carattere oneroso del trasporto, in difetto del quale nessuna violazione poteva essere efficacemente contestata. Col tempo quindi si è provveduto a fermare i veicoli durante i trasporti identificando conducente e passeggeri che, nei giorni successivi venivano ascoltati ufficialmente presso la caserma "Ederle" con la collaborazione del personale del "C.D.I. - Criminal Investigation Command", in veste di interprete, che ha svolto un'importantissima opera di collaborazione con la Sezione Polizia Stradale di Vicenza. Tale collaborazione è stata ancor più preziosa se si considera il fatto che i militari statunitensi, nel fruire di tali trasporti, non ponevano in essere alcuna violazione. Dalle dichiarazione dei militari si apprendeva che per ogni trasporto veniva richiesto il pagamento di 10 euro per persona trasportata, oltre a conferme circa l'esistenza di un'organizzazione specificatamente dedicata a tale attività illecita. Venivano altresì acquisiti numerosi biglietti da visita che pubblicizzavano lo svolgimento di fraudolenti servizi di taxi; tali informazioni fraudolente sono state inoltre rinvenute presso le pagine gialle/bianche o nelle risultanze delle interrogazioni dei principali motori di ricerca. La complessa e variegata attività svolta permetteva quindi di denunciare a piede libero 7 persone (5 nigeriani, 1 ghanese, 1 rumeno) - di età compresa tra i 27 e 44 anni, perchè avevano organizzato un attività diretta a turbare la normale attività di servizio di taxi mediante l'uso di violenze, minacce e strumenti fraudolenti (biglietti da visita, pubblicità internet). Nei confronti di altri 15 conducenti di nazionalità nigeriana invece, non è stato accertato alcun reato ma solo la violazione amministrativa prevista dal codice della strada in materia di esercizio abusivo di taxi. Complessivamente l'attività ha determinato: - la denuncia all'autorità giudiziaria di 7 persone; - l'accertamento di 41 violazioni al codice della strada; - il sequestro di 15 autoveicoli per la confisca; - la sospensione di 13 patenti di guida; - la revoca di 2 patenti di guida. Durante i servizi svolti sono stati monitorati 201 trasporti (complessivi 442 passeggeri) e ascoltati 63 militari statunitensi. È stato infine segnalato al comune di Altavilla Vicentina il venir meno delle condizioni legittimanti il rilascio della licenza di noleggio con conducente rilasciato a favore del conducente rimasto coinvolto nell'incidente stradale dell'ottobre 2010.
03/10/2011

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