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Truffa ad anziana con lo stratagemma del “FIGLIO MALATO”

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Verso le ore 15.50 circa del 12.02.2025 la Polizia di Stato effettuava un intervento presso l’abitazione di una donna residente in città, che aveva chiesto aiuto al 113, dopo essersi resa conto di essere stata vittima di un raggiro perpetrato in suo danno mediante con lo stratagemma del “FIGLIO MALATO”.

In particolare la donna, raccontava agli Agenti della Volante di avere risposto ad una chiamata ricevuta sul telefono di casa da parte di un uomo in lacrime, chiamandola MAMMA, e spacciandosi per il proprio figlio, le comunicava di essere ricoverato in ospedale in quanto improvvisamente colpito da un gravissimo virus che gli aveva causato malessere tale da “sputare sangue”.

Durante la chiamata sarebbe poi intervenuta una donna spacciatasi per medico del locale Ospedale S. Bortolo, la quale asseriva che il figlio si trovava in condizioni gravissime tali da rischiare il “coma irreversibile”, per cui per tentare di salvarlo si rendeva necessario procedere con una terapia molto costosa, instaurando della vittima del raggiro stress ed un profondo stato d’ansia.

La presunta dottoressa le chiedeva dunque alla donna, di preparare urgentemente denaro contante od oggetti preziosi per un valore complessivo di circa 13.000 euro, necessari all’acquisto della terapia, da consegnare poi ad “cassiere dell’ospedale” che a breve si sarebbe presentato presso l’abitazione a ritirare i valori.

La donna ottemperando alle istruzioni, preparava i preziosi, ed addirittura pesava i monili in oro con una bilancia, poiché le veniva richiesto di raggiungere il peso di 400 grammi, scusandosi poi con l’interlocutore di essere riuscita a raccoglierne SOLAMENTE  280 grammi: contanti e valori poi consegnati nelle mani di un individuo presentatosi sull’uscio dell’abitazione pochi minuti dopo, dicendo di essere un collaboratore della dottoressa, parlando in italiano corretto, con modi affabili, il quale riceveva i valori senza entrare in casa.

Qualche minuto dopo avere consegnato i valori, riflettendo con calma e facendo mente locale, la donna contattava telefonicamente il proprio figlio, constatandone il buono stato di salute e rendendosi conto in questo modo di essere stata vittima di una truffa.

Sono in corso le indagini per identificare gli autori del reato.


13/02/2025

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