Nella serata di venerdì 8 novembre u.s., presso Villa Vescova a Brendola, l’Amministrazione comunale “Assessorato al Sociale” ha organizzato una serata per la cittadinanza, sulla violenza contro le donne ed i minori.
La Questura, nell’ambito della campagna permanente della Polizia di stato “Questo non è amore”, ha fornito il proprio contributo, nell’ottica della prevenzione, per contribuire ad un cambio di passo radicale di un fenomeno consolidato nella società, fornendo informazioni e strumenti a disposizione, e per coinvolgere la cittadinanza, affinché diventi parte attiva del cambiamento.
Nell’incontro, sono stati affrontati e delucidati i primi segnali di tutti i tipi di violenza, da cogliere come campanelli di allarme, in qualsiasi forma si presenti: fisica, sessuale, psicologica ed economica, visto che tutti comprimono la dignità e l’integrità fisica e mentale delle vittime di violenza di genere, sino ad arrivare al gesto estremo del femminicidio.
Il Vice Questore, dott.ssa Gregorio, in servizio alla Divisione Polizia Anticrimine, ha esaminato l’attività della Polizia di Stato, tanto dal punto di vista repressivo, quanto preventivo, soffermandosi, in particolare, sulla compiuta disamina del provvedimento monitorio del Questore, l’ammonimento per violenza domestica e per gli atti persecutori.
Al tavolo di lavoro, nell’ottica di fare rete, hanno partecipato, in qualità di relatori, ognuno per quanto di rispettiva competenza, anche il dott. M. Balbo, responsabile UOS Consultori familiari e tutela Minori - Distr. Ovest AULLS 8 BERICA, la dott.ssa S. Bardella, psichiatra, psicoterapeuta e componente del Direttivo dell’associazione “Donna Chiama Donna” e la dott.ssa C. Faccio, educatrice, pedagogista clinica e coordinatrice del Centro Antiviolenza di Vicenza.
Al termine del tavolo di lavoro, è seguito un dibattito con i cittadini presenti, che hanno formulato numerose domande ed esposto alcune loro considerazioni sul tema.
All’evento hanno partecipato circa 80 persone, fra le quali si è registrata una importante presenza maschile, segno di un significativo passo di cambio sul fenomeno trattato.